Spettacolo Nicki Minaj: polemiche per il concerto in Arabia Saudita
Gli attivisti della Human Rights Foundation (HRF) scrivono una lettera aperta alla rapper.
Nicki Minaj ha accettato l’invito in Arabia Saudita al Jeddah World Fest di fine mese, ma gli attivisti della Human Rights Foundation si oppongono. Secondo l’organizzazione per i diritti umani, infatti, a finanziare lo show della rapper di «Anaconda» sarebbe il principe ereditario Mohammed bin Salman, figlio del re Salman, attualmente accusato di abusi e violenza contro protestanti pacifici ed omosessuali.
«Il principe ereditario Mohammed bin Salman è la persona che ha autorizzato e che sta finanziando questa performance a sette zeri», dice il CEO della HRF Thor Halvorssen rivolgendosi direttamente alla Minaj. «Ti scriviamo per informarti con urgenza sull’attuale crisi che affligge i diritti umani in Arabia Saudita. Di recente hai festeggiato il Pride con la comunità LGBTQ, eppure ora hai accettato di esibirti in questo evento musicale, di conseguenza condonando e servendo i bisogni di un governo che condanna a morte gli omosessuali per il “crimine” di essere come sono».
Halvorssen informa anche che tutte le donne al concerto indosseranno un hijab completo e saranno separate da tutti gli uomini.
«A nessuna donna presente allo show sarà permesso di stare lì senza un guardiano di sesso maschile o senza il permesso di un uomo appartenente alla sua famiglia», aggiunge Halvorssen.
La Minaj deve ancora rispondere alla lettera.
