(Cover) - IT Showbiz - Nikolaj Coster-Waldau, abbandona per un attimo i panni di Jaime Lannister de «Il trono di Spade» e arriva sul grande schermo con la pellicola «Shot Caller».
La trama racconta la storia di un gangster uscito di recente dalla prigione e costretto dai leader delle bande residenti ad orchestrare un delitto ai danni di una brutale gang rivale.
«Prima di tutto, mi è piaciuto lo script. È uno sguardo interessante sul sistema carcerario negli Stati Uniti», ha dichiarato Nikolaj Coster-Waldau alla rivista Flaunt.
«In tante parti della società siamo molto bravi a giudicare gli altri, molto bravi a pensare al mondo esterno come “loro e noi”, in ogni situazione. E questa cosa del bene e del male? Ci piace dividere la gente. Quando le persone si comportano male, li chiudiamo in gattabuia e buttiamo via la chiave, così i buoni sono al sicuro. Girare “Shot Caller” è stato interessante, perché il ragazzo nel film è uno qualunque, che fa una cosa davvero stupida con conseguenze orribili».
L'attore danese nella sua lunga carriera a Hollywood ha lavorato con innumerevoli grandi nomi, da Cameron Diaz a Guy Pearce. Ma uno dei picchi lavorativi del 47enne è stato lavorare con Ridley Scott al film «Black Hawk Down», parte che ottenne dopo aver inviato una registrazione filmata nella soffitta di un amico.
«Quando inizi a lavorare come attore essere deludente è un cliché».
Cover Media
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