A processo Noel Clarke contro il Guardian: intenta una causa per diffamazione da 10 milioni 

Covermedia

27.10.2023 - 13:00

Noel Clarke
Noel Clarke

Il 47enne, che si è sempre dichiarato innocente, chiede al giornale un risarcimento copioso per compensare l'impatto devastante che le accuse di cattiva condotta sessuale hanno avuto sulla sua carriera, sulla sua reputazione e sulle sue finanze.

Noel Clarke è pronto a fare guerra al giornale britannico Guardian.

Nel 2021 il magazine ha pubblicato otto articoli nei quali accusava l’'attore, produttore e regista britannico di molestie sessuali, bullismo e comportamento inappropriato.

Il 47enne, che ha sempre negato le accuse, chiede ora al giornale un risarcimento di 13 milioni di sterline (10 milioni di euro) per compensare l'impatto «devastante» che le accuse hanno avuto sulla sua carriera, sulla sua reputazione e sulle sue finanze.

Ecco cosa s'è detto nella prima udienza

L'attore di «Doctor Who» si è seduto dietro il suo avvocato, Adam Speker, durante l'udienza preliminare tenutasi giovedì.

«Nel corso di diversi giorni tra la fine di aprile 2021 e l'inizio di maggio 2021, la Guardian News and Media Limited (GNM) ha scelto di etichettare (Clarke) come un predatore sessuale e di accusarlo di aver agito in modo improprio nei confronti di un gran numero di donne in modo sessuale e criminale nel corso di molti anni», ha dichiarato Speker, come riporta The Standard.

«Questo processo mediatico, condotto dal giornale più letto da chi lavora nell'industria del cinema e dell'intrattenimento, ha portato, senza sorpresa, alla «cancellazione» di (Clarke) in vari modi».

Il primo articolo è stato pubblicato pochi giorni dopo che l'attore di «Boyhood» era stato premiato con l'Outstanding British Contribution to Cinema BAFTA. Il premio è stato revocato e la membership di Clarke è stata sospesa.

Speker ha sostenuto che i dirigenti del BAFTA devono aver creduto alle accuse per prendere questa decisione.

La risposta del Guardian

Gavin Millar, in rappresentanza del Guardian, ha difeso gli articoli in un'argomentazione scritta, insistendo sul fatto che «l’indagine è stata approfondita e studiata, basandosi sulla testimonianza di 20 donne, che conoscevano tutte Noel Clarke a titolo professionale».

Inoltre hanno dichiarato la loro intenzione di battersi in tribunale.

«Siamo convinti di quanto abbiamo riportato e difenderemo con forza il nostro giornalismo».

La battaglia legale continua.