Paolo Conte, musica chic e charme al cinema
Si racconta a Verdelli tra 35 brani e i commenti dei colleghi
ROMA, 26 SET – «Sono l'avvocato difensore dell'identità delle mie canzoni per questo le canto io stesso»: in questa frase c'è tutto Paolo Conte che il documentario di Giorgio Verdelli, Paolo Conte – Via con me racconta in tutta la sua passione. «Non ho mai avuto velleita' di successo personale, tengo molto al successo delle canzoni questo sì e in questo non mi do' limiti» aggiunge l'autore. Il film dopo l'anteprima a Venezia 77 uscirà in sala, ben 270, con Nexo digital come evento il 28,29 e 30 settembre». I fan del grande artista di Asti non rimarranno delusi se non altro perchè ben 35 brani, filmati in concerti dal vivo recenti o di repertorio, costituiscono l'ossatura del film insieme ad una lunga intervista realizzata da Verdelli. C'è dentro tutto Conte, «scrittore di paesaggi», anche attraverso le affettuose parole di tanti colleghi che ne condividono l'amore per la musica – da Renzo Arbore a Vinicio Capossela – e dei tanti che lo hanno incrociato e continuano ad essergli vicini, primo fra tutti Roberto Benigni per il quale Conte scrisse la colonna sonora del primo film Tu mi turbi.
«Una celebrazione? Non mi appartengono tanto le celebrazioni, non le amo pero' qui c'e' il cinema ed e' una cosa che mi e' sempre stata congeniale», ha detto in un'intervista all'ANSA. Rita Allevato, la sua agente da 41 anni ha raccontato la 'fatica' per questo documentario: «Paolo non ama apparire, ho dovuto convincerlo per accettare questo film spiegando che lo avremmo disturbato meno possibile. Ha detto si' e questo sara' uno dei documenti che finiranno nella Fondazione Paolo Conte che stiamo aprendo e che avra' scopo culturale e di beneficenza». (ANSA).
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