Spettacolo Pappano e Piovano insieme per Brahms e Martucci

ANSA

25.9.2020 - 17:13

Source: ANSA

In cd due sonate e due romanze per pianoforte e violoncello

ROMA, 25 SET – Due musicisti legati da un feeling che dura da quindici anni, un pianoforte straordinario Steinway & Sons del 1878, un prezioso violoncello del 1710 e una villa splendida immersa nello scenario incantevole della campagna toscana. E' un disco di musica da camera nato in condizioni molto particolari e soprattutto ''il racconto della storia di una amicizia'' il cd che Antonio Pappano, direttore musicale di Santa Cecilia e pianista, e Luigi Piovano, primo violoncello dell'orchestra dell'Accademia Nazionale, hanno inciso per l'etichetta Arcana scegliendo due Sonate di Johannes Brahms e due Romanze di Giuseppe Martucci.

''E' un duo strepitoso che sperimenta questo programma da anni – ha detto Michele dall'Ongaro, presidente dell'istituzione musicale romana -: si sente il rapporto speciale che unisce i due amici. Pappano suona abitualmente con alcune prime parti dell'orchestra, si prende cura anche della musica più intima come quella da camera condividendo emozioni e idee ma anche i rischi e le avventure''.

La scelta di affiancare Brahms a Martucci, figura anomala tra la fine dell''800 e i primi del '900, pianista e compositore che rifiutò di scrivere per dedicarsi ai concerti, fa coesistere – scrive Guido Salvetti nelle note di copertina – due monumenti della musica da camera europea con due preziosi brani dell'autore di Capua ''evocando un momento magico nella storia d'Italia da poco unita e impegnata a competere con l'Europa sul terreno della musica sinfonica e strumentale''.

Scenario particolare è stata la location delle registrazioni, la villa nelle campagne di Sarteano messa a disposizione da Nicola Bulgari, amico di lunga data e mecenate dell'Accademia Nazionale. Qui Pappano ha potuto sperimentare le qualità straordinarie dello Steinway 'Centennial', dalla tastiera più corta ma con una sordina che consente di ottenere un pianissimo di grande fascino. ''E' stata una esperienza bellissima – ha detto il direttore d'orchestra -. Per descrivere una musica non ci sono parole, occorre un senso della narrazione naturale che viene dallo studio, dalla conoscenza ma anche dalla voglia di mostrare la poesia e, dove c'è, il conflitto''. (ANSA).

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