Pieces of a Woman, un travaglio come thriller
In concorso a Venezia film di Mundruczó con produttore Scorsese
VENEZIA, 05 SET – «Pieces of a Woman è stata una profonda esperienza emotiva sin dalla prima scena che non ha fatto altro che diventare più forte con lo scorrere del film. Kornél ha uno stile immersivo e una fluidità con la macchina da presa per cui è impossibile distogliere lo sguardo e non restare coinvolti». Parola di Martin Scorsese che fa una sintesi perfetta di questo strano film che è 'Pieces of a Woman' di Kornél Mundruczó che, nonostante, indugi, lentezze e scene di vita più o meno ordinarie, alla fine ti ipnotizza, o, come dice il grande Scorsese, 'ti immerge'.
Il film, in corsa per il Leone d'oro in questa 77/ma edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, ha come protagonisti una coppia di Boston in procinto di avere un bambino: Martha (Vanessa Kirby, in concorso anche con The World to Come e famosa per la serie tv The Crown) e Sean Carson (Shia LaBeouf).
Tutto parte con un travaglio in casa, della durata di ben venticinque minuti, che sembra, per colpi di scena e ritmo, un thriller: urla, strilli e dolore a non finire, ma non ci si annoia. Si entra così subito nel dramma perché la bambina, appena nata, muore dopo solo cinque minuti e della sua morte viene accusata l'ostetrica che non avrebbe valutato bene l'esigenza di correre in ospedale. La vita della coppia cambia inevitabilmente anche per la ingombrante quanto silenziosa presenza della dispotica madre di Martha (Ellen Burstyn), una ricca signora che non ha mai amato la scelta matrimoniale della figlia e che considera il genero poco più di un miserabile da comprare. (ANSA).
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