Cinema Pierfrancesco Favino contro Adam Driver: «Ferrari lo doveva fare un italiano», e arriva subito la risposta

Covermedia

3.9.2023 - 13:00

Pierfrancesco Favino
Pierfrancesco Favino

L’attore ha scatenato la polemica alla Mostra del Cinema di Venezia.

Pierfrancesco Favino ha chiesto di «fare sistema» affinché i personaggi italiani nei film vengano interpretati da attori italiani.

«Non si capisce perché attori di questo livello – cioè Toni Servillo, Adriano Giannini, Valerio Mastandrea – non sono coinvolti in questo genere di film che invece affidano ad attori stranieri lontani dai protagonisti reali delle storie», ha detto al Festival di Venezia.

Favino si è pubblicamente scagliato contro Adam Driver, scelto per «Ferrari» di Michael Mann e prima ancora per «House of Gucci».

«Se un cubano non può fare un messicano perché un americano può fare un italiano? Solo da noi. Ferrari in altre epoche lo avrebbe fatto Gassman, oggi invece lo fa Driver e nessuno dice nulla. Mi sembra un atteggiamento di disprezzo nei confronti del sistema italiano, se le leggi comuni sono queste allora partecipiamo anche noi», ha affermato Favino.

Si eviterebbero, ha continuato l’attore, brutture come gli accenti esotici: «I Gucci avevano un accento del New Jersey, non lo sapevate?», ha ironizzato.

La risposta: «È colpa del sistema italiano»

Non è tardata ad arrivare la risposta di Andrea Iervolino, produttore di «Ferrari».

«Caro Favino, negli ultimi trent’anni, il cinema italiano non ha creato uno star system riconoscibile nel mondo. Restando chiuso a collaborazioni internazionali che in un mondo globale ritengo al contrario utili alla crescita del settore.»

Gli altri Paesi non americani hanno avuto invece un approccio diverso e forse vincente dando vita e luce a: Banderas, Bardem, Cruz, Cassel, Cotillard, Kinnam, Mikkelsen, Schoenaerts, Kruger che sono oggi nomi internazionalmente riconosciuti con un notevole e comunque discreto valore», ha fatto sapere.

E poi ancora: «In Italia al contrario, proprio per valorizzare e lanciare talent italiani, bisogna fare film internazionali, inserendo nel cast un mix di attori stranieri e nostrani.»

«Per rilanciare il cinema italiano, gli artisti devono realizzare film con storie che parlano a tutto il mondo, con star internazionali che lavorano fianco a fianco con i nostri talenti e con le nostre maestranze locali con l’unica finalità di valorizzare quanto meritano le storie italiane e gli attori italiani».