MusicaIl prestigioso Premo Doron 2023 a Diego Fasolis
sifo, ats
23.3.2023 - 11:56
Per il suo «ruolo encomiabile» di direttore d'orchestra e di coro, il ticinese Diego Fasolis si aggiudica un Premio Doron, dotato di 100'000 franchi. Un riconoscimento analogo va alla dottoressa Natalie Urwyler. La cerimonia di premiazione si tiene questa sera a Zugo.
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23.03.2023, 11:56
SDA
Diego Fasolis, classe 1958, viene descritto dalla fondazione del Premio Doron come «una personalità straordinaria nel panorama musicale svizzero».
«Il riconoscimento internazionale è arrivato a partire dagli inizi degli anni '80 con il coro della Radio della Svizzera italiana e a partire dal 1998 con l'orchestra di musica antica 'I Barocchisti'», si legge in una nota nella quale la fondazione elogia Fasolis per aver mantenuto «il legame locale» dei due ensemble con sede a Lugano.
Opere musicali antiche
A partire dagli anni '90 Fasolis si fa notare grazie alla riscoperta di «opere musicali antiche e pressoché dimenticate», prosegue la nota. Un lavoro di rivisitazione, accompagnato da «innovative esecuzioni di grandi opere della storia musicale, da Monteverdi a Bach, da Vivaldi e Händel fino a Bellini» che lo hanno portato a girare il mondo.
Direttore ospite di varie celebri orchestre in tutta Europa, tra le altre quelle del Teatro alla Scala di Milano e del Musikverein di Vienna. Esperienze e registrazioni che gli sono valse numerosi premi all'estero come nel 2011 quando dall'allora Papa Benedetto XVI gli è stato conferito «un dottorato ad honorem per i suoi meriti nel campo della musica sacra», indica la nota.
Parità dei sessi sul lavoro
La dottoressa Natalie Urwyler, nata nel canton Berna nel 1973, è attiva in Vallese dove è specialista in anestesia e medicina di urgenza nonché «strenuamente impegnata a favore delle pari opportunità delle donne sul lavoro», precisa la nota.
Urwyler ha provato sulla sua pelle cosa significhi venir discriminata sul lavoro per l'essere donna: una volta diventata mamma, le è stato impedito di proseguire il suo lavoro di ricercatrice e professoressa e quando dopo il congedo maternità era pronta a tornare ad occupare la sua professione all'Inselspital di Berna è stata licenziata.
La dottoressa «ha rafforzato il suo impegno per le pari opportunità sul posto di lavoro in Svizzera», prosegue la nota, fondando nel 2020, assieme ad altre tre donne, l'organizzazione StrukturELLE, che promuove la parità dei sessi, il buon governo e strutture trasparenti sul lavoro attraverso diversi progetti.
Quest'anno coincide con il 38esimo anniversario di assegnazione di questo riconoscimento per «attività degne di nota nel campo della cultura, dell'interesse pubblico e della scienza». In 38 anni ci sono stati 93 vincitori.