Lo scrittore svincolato dalle lobby editoriali si è aggiudicato il trofeo. Aveva già vinto nel 2001 con «Io non ho paura».
Covermedia
31.07.2023, 04:00
31.07.2023, 13:02
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È stato Niccolò Ammaniti con il romanzo «La vita intima» ad aggiudicarsi il Premio Viareggio-Rèpaci.
Lo scrittore controcorrente aveva già trionfato nel 2001 con «Io non ho paura».
«Sono passati più di vent’anni dalla prima vittoria del Viareggio – ha detto lo scrittore -, tornare qui ora, dopo tanto tempo, mi dà la forza di vincerne un altro tra vent’anni».
Il romanzo edito da Einaudi Stile libero è stato giudicato il migliore della 94ª edizione della kermesse che ha offerto una doppia serata finale al posto della solita finalissima, trovando il plauso del pubblico.
La musica di Giorgio Gaber interpretata da Rossana Casale, ha accompagnato la premiazione degli autori vincitori.
Vivian Lamarque con «L’amore da vecchia» (Mondadori) ha sbaragliato la concorrenza per la poesia, mentre e per la saggistica Francesco Piccolo è risultato il vincitore con «La bella confusione» (Einaudi).
Per quanto riguarda i premi speciali, quello internazionale è andato allo scrittore ed editore Gian Arturo Ferrari, il giornalistico alla georgiana Nona Mikhelidze, esperta di relazioni internazionali e geopolitica, mentre ad aggiudicarsi il premio opera prima è stato Pietro Santetti.