Spettacolo Prince: decadono le accuse per omicidio colposo

Archiviati i casi contro un medico e alcuni farmacisti, accusati dalla famiglia della popstar.

Sono state archiviate le denunce per omicidio colposo presentate dagli eredi di Prince contro un medico del Minnesota e alcuni farmacisti, nell’Illinois.

La famiglia del cantante aveva intentato una causa civile nel 2018, sostenendo che un dottore e due farmacisti del Trinity Medical Center di Moline avessero contribuito alla morte della superstar, non offrendogli le cure necessarie.

Nei documenti, gli eredi sostengono che Prince sia stato vittima di un’overdose di farmaci una settimana prima della sua morte, nell’aprile del 2016, ma la condizione non venne diagnosticata in tempo dallo staff del Trinity Medical Center. In stato confusionale, il cantante si imbarcò su un volo, dove perse conoscenza, costringendo il pilota ad effettuare un atterraggio d’emergenza. Secondo gli eredi, se fosse stato dato adeguato supporto medico, il cantante non sarebbe morto (appena sei giorni dopo) per intossicazione da fentanyl, un potente antidolorifico a base di oppiacei.

L’accusa è rivolta anche ai farmacisti che hanno prescritto il farmaco al bodyguard di Prince e al suo assistente Kirk Johnson, denotando una certa superficialità.

Entrambi i casi sono stati archiviati. Come riporta The Associated Press, è probabile che le parti abbiano raggiunto un accordo privato.

Prince è scomparso all’età di 57 anni nel suo complesso di Paisley Park, Minnesota, il 21 aprile 2016.

Al momento della sua morte, non è stato aperto alcun fascicolo da parte degli inquirenti.