Spettacolo Principe Harry, protagonista di «Rising Phoenix» con Bebe Vio

CoverMedia

28.8.2020 - 16:33

Duke of Sussex, meets Jon Bon Jovi at Abbey Road Studios on Friday, as the US rock star recorded a special single in aid of the Invictus Games Foundation. Abbey Road. London. 28.02.20

Featuring: Duke of Sussex
Where: London, United Kingdom
When: 28 Feb 2020
Credit: WENN.com/Cover Images
Duke of Sussex, meets Jon Bon Jovi at Abbey Road Studios on Friday, as the US rock star recorded a special single in aid of the Invictus Games Foundation. Abbey Road. London. 28.02.20 Featuring: Duke of Sussex Where: London, United Kingdom When: 28 Feb 2020 Credit: WENN.com/Cover Images
Source: WENN.com/Cover Images

Il reale britannico figura nel documentario sulla storia dei Giochi Paralimpici.

Il principe Harry è nel cast di «Rising Phoenix», il nuovo documentario Netflix diretto da Ian Bonhote e Peter Ettedgui.

Il film, che debutterà in streaming questo fine settimana, racconta la storia dei Giochi Paralimpici, «un movimento globale che continua a cambiare il modo in cui il mondo vede la disabilità», recita la sinossi del progetto.

Tra le atlete protagoniste del docufilm ci sarà l’italiana Bebe Vio, oltre a Ellie Cole (Australia), Jean-Baptiste Alaize (Francia), Matt Stutzman (USA), Jonnie Peacock (Regno Unito) e Cui Zhe (Cina).

La pellicola contiene alcune interviste con Harry, che è fondatore degli Invictus Games, l’ex presidente del Comitato Paralimpico Internazionale (IPC) Philip Craven, e Andrew Parsons, attuale presidente dell’IPC.

In un comunicato, il reale britannico ha dichiarato: «Rising Phoenix è una storia urgente e che serve al mondo. Ci siamo confrontati con la vera forza dello spirito umano e alla pura forza della mente per superare e ottenere ciò che la maggior parte delle persone riterrebbe impossibile».

«È la dimostrazione che lo sport è più di un'abilità fisica, è scopo e guida, comunità e disciplina, ambizione e autostima», spiega. «Questi atleti non sono solo un orgoglio per i loro paesi e per il loro sport, ma sono anche una vera testimonianza dell'impegno umano e l'epitome della resilienza».

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