Cinema Quentin Tarantino: «Avrei potuto dirigere James Bond»
Il regista, nonostante fosse venuto a contatto con gli eredi di Fleming, venne scartato dalla produzione, che puntava a un maxi incasso.
Quentin Tarantino è stato in lizza per la regia di James Bond.
A metà anni ’90, il cineasta fu infatti preso in considerazione per dirigere un film basato sulle vicende dell’agente segreto più famoso del cinema.
In un’intervista rilasciata a Deadline, il 60enne ha rivelato come il suo team fosse in contatto con gli eredi dell’autore Ian Fleming per la realizzazione di «Casino Royale», prevista dopo la fine delle riprese di «Pulp Fiction» nel 1994.
«Avrei fatto un film ambientato negli anni ’60 e non era una serie di film su Bond. Avremmo scelto un attore e avremmo realizzato un unico film. Pensavo che lo avrei fatto», ha dichiarato.
Tuttavia, la produttrice Barbara Broccoli si era praticamente assicurata un altro regista per «Casino Royale», dopo aver stretto un contratto esclusivo che coinvolgesse tutte le opere di Fleming.
La scelta di Tarantino, per quanto stuzzicasse la produzione fu considerata «rischiosa», considerati gli enormi ricavi dei film della saga su 007.
«Mi hanno sempre dato una versione edulcorata della storia, tipo: «Amiamo Quentin, ma realizziamo un certo tipo di film e, a meno che non facciamo dei danni, guadagniamo miliardi di dollari ogni volta che realizziamo quel tipo di film, ok? Non vogliamo che lo faccia. A prescindere da tutto avremo buoni risultati»», ha dichiarato il regista.
Il prossimo film di Quentin, «The Movie Critic», dovrebbe essere l’ultimo della gloriosa carriera del regista, determinato a ritirarsi dalle scene.
Covermedia
