Un brutto ricordo Reese Witherspoon è stata costretta a girare una scena di sesso a soli 19 anni

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30.7.2023

L'attrice 47enne ha vinto un Oscar per il ruolo della moglie di Johnny Cash, June Carter, in «Walk the Line» (foto d'archivio).
L'attrice 47enne ha vinto un Oscar per il ruolo della moglie di Johnny Cash, June Carter, in «Walk the Line» (foto d'archivio).
KEYSTONE

Reese Witherspoon non ama ricordare i suoi inizi nel mondo del cinema quando, a 19 anni, ha dovuto recitare una scena di sesso davanti alla telecamera, con la mano del suo co-protagonista nell'inguine. Un'esperienza che, ciononostante, l'ha plasmata.

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Hai fretta? blue News riassume per te

  • Reese Witherspoon è nel mondo del cinema da più di 30 anni.
  • In un'intervista con la rivista «Harper's Bazaar», l'attrice ripercorre i suoi inizi.
  • Witherspoon racconta di un'esperienza decisiva durante le riprese di «Paura» (1996), in cui ha dovuto mimare un orgasmo davanti alla telecamera.

Di recente Reese Witherspoon (47) è meno attiva, ma negli anni '90 e '00 era all'apice della sua carriera. Al momento è impegnata davanti alla telecamera con Jennifer Aniston nella serie AppleTV+ «The Morning Show».

In un'intervista con «Harper's Bazaar», l'attrice parla dei suoi inizi nel mondo del cinema – e di quello che non le piace ricordare di quel periodo.

Infatti, all'età di 19 anni ha dovuto girare una scena di sesso per il film «Paura» (di James Foley). In una scena, è sulle montagne russe con il co-protagonista Mark Wahlberg, che doveva far scivolare la sua mano tra le gambe della collega. Il suo personaggio ha quindi un orgasmo.

Nessun trauma, ma un valido insegnamento

Witherspoon dice: «Non avevo alcun controllo su questa scena. Volevo una controfigura». Il regista l'ha concepita lui stesso e ha persino chiesto sul set se voleva farlo.

La 47enne ha detto di no: ma ha dovuto farlo comunque. «Non è stata un'esperienza particolarmente piacevole», aggiunge.

Allo stesso tempo, però, relativizza anche il fatto di non essere stata traumatizzata da questa situazione, ma di come l'abbia plasmata: «Mi ha chiarito qual è il mio posto nella gerarchia del cinema. Penso che sia un'altra di quelle storie che mi ha portato a impegnarmi per un cambiamento. Voglio essere qualcuno in una posizione di leadership che può raccontare storie da una prospettiva femminile invece che da quella maschile».