Spettacolo Riki, ero stufo e così sono sparito per un po'

ANSA

30.1.2020 - 14:03

Source: ANSA

Nel mirino per aver spoilerato cover, «l'ho fatto ingenuamente»

ROMA, 30 GEN – Nel 2017, grazie alla partecipazione ad Amici, è l'artista italiano che vende più dischi in assoluto (310mila copie fisiche). L'anno successivo è un sold out dietro l'altro per il suo primo tour, che comprende anche il Forum di Assago. Si moltiplicano i like sui social (solo su Instagram ha oltre un milione di followers). Successo, fan, popolarità: sembra tutto facile per Riki Marcuzzo. Ma ad un certo punto qualcosa si rompe e lui dice basta. «Non lo nego, mi ero stufato – racconta il 27enne di Segrate -. Al ristorante ero assalito, non potevo andare in giro. Il successo mi toglieva ogni energia. E così sono sparito per un po'«. Ora, dopo un anno di pausa, è tornato: più maturo e con le idee chiare. «Non voglio più essere etichettato solo come il belloccio da talent – si sfoga -. Voglio dimostrare di avere un pensiero a 360 gradi. So che non avrò più quel fanatismo di tre anni fa, ma a dirla tutta neanche lo voglio».

Per ripartire ha scelto il Festival di Sanremo, dove sarà in gara con il brano Lo sappiamo entrambi. «Non posso dire di non sentire la pressione, ma non me ne do la colpa. Quello che sarà, sarà. Non mi interessa il risultato, sono in pace con me stesso – aggiunge -. All'Ariston cercherò di essere quello che sono».

Anche commettendo qualche errore, come quello di aver spoilerato sui social la cover L'edera. «L'ho fatto ingenuamente, sono abituato a condividere tutto sui social e non sapevo andasse contro il regolamento. Quando mi hanno fatto notare che avevo commesso un errore ho eliminato immediatamente i 20 secondi di video dai social». La Rai, tenuto conto della buona fede dell'artista, non procederà alla sua esclusione.

Per partecipare al festival ha rimandato l'uscita del suo nuovo album (vedrà la luce prima dell'estate) e posticipato a ottobre le due date nei palasport di Roma e Milano, previste inizialmente per febbraio. «Il disco – spiega – è il giusto passaggio tra quello che ero prima e quello che sono ora». (ANSA).

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