SpettacoloRobert Downey Jr, dalla droga all’Oscar: «Grazie al mio veterinario, cioè a mia moglie»
Covermedia
11.3.2024 - 13:01
Durante il suo discorso al Dolby Theatre di Los Angeles, l'attore ha espresso la sua gratitudine in un modo unico e personale: «Ringrazio la mia infanzia disastrosa e l'Accademia, in quest'ordine».
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11.03.2024, 13:01
11.03.2024, 13:14
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Nella serata degli Oscar, Robert Downey Jr ha vissuto un momento di trionfo personale, conquistando il suo primo Oscar in carriera come Migliore attore non protagonista nel film «Oppenheimer» di Christopher Nolan, che si è distinto aggiudicandosi ben sette statuette.
Durante il suo discorso al Dolby Theatre di Los Angeles, l'attore ha espresso la sua gratitudine in un modo unico e personale: «Ringrazio la mia infanzia disastrosa e l'Accademia, in quest'ordine».
«Ringrazio il mio veterinario, cioè mia moglie»
Downey Jr, noto per la sua ecletticità e ironia, non ha dimenticato di dedicare un ringraziamento speciale alla moglie, Susan Downey, sottolineando il suo ruolo cruciale.
«Vorrei ringraziare il mio veterinario, intendo dire, mia moglie Susan, laggiù. Lei mi ha trovato, un animale randagio e ringhioso e mi ha amato fino a ridarmi la vita. Ecco perché sono qui. Grazie».
Riflettendo sulla sua «terribile infanzia» e sul suo passato burrascoso, l'attore ha condiviso un messaggio di speranza e riscatto.
«Ecco il mio piccolo segreto. Avevo bisogno di questo lavoro più di quanto lui avesse bisogno di me. Chris (Christopher Nolan, ndr) lo sapeva, Emma (la produttrice Emma Thomas, ndr) si è assicurata di circondarmi con uno dei migliori cast e troupe di tutti i tempi Emily, Cillian, Matt Damon, Blunt».
«Non ho più avuto alcuna esitazione»
Downey Jr ha enfatizzato l'importanza del lavoro e del contributo di tutti coloro che hanno collaborato al progetto: il ruolo dell'ammiraglio Lewis Strauss era qualcosa che sentiva profondamente.
«Non potevo dire no a Christopher Nolan, che mi proponeva un progetto a cui teneva tanto», ha dichiarato alla vigilia degli Oscar.
Ha inoltre sottolineato il talento eccezionale del cast e l'importanza del film come metafora in un contesto di cambiamenti geopolitici: «Il cast, inoltre, era un gruppo di persone di enorme talento. E non appena ne abbiamo cominciato a parlare, gli eventi geopolitici hanno preso una piega per cui questo film si è trasformato in una metafora fondamentale per tutti i suoi significati. E così non ho avuto più alcuna esitazione».