L’attore ricorda con rammarico le nozze con Blake Lively, celebrate a Boone Hall, nella Carolina del Sud: «Un errore imperdonabile».
Ryan Reynolds è profondamente pentito di essersi sposato in una ex piantagione.
Il 9 settembre 2012, l’attore è convolato a nozze con la moglie Blake Lively a Boone Hall, nella Carolina del Sud, senza considerare che quei terreni furono luogo di dolore e sfruttamento per molti schiavi nel corso degli anni.
Già all’epoca furono tante le critiche piovute sulla coppia. E ora, a distanza di 8 anni, la star di «Deadpool» chiede scusa per la scelta improvvida.
«È qualcosa per cui saremo sempre e profondamente amareggiati», ha dichiarato Reynolds a Fast Company. «È impossibile da accettare».
«All’epoca avevamo semplicemente visto una location per matrimoni su Pinterest. Poi abbiamo saputo che quel luogo era costruito su una devastante tragedia. Alcuni anni dopo ci siamo sposati di nuovo a casa».
«La vergogna agisce in modi strani. Quando commetti un errore del genere puoi decidere di stare zitto oppure provare a riparare e passare all’azione».
Blake e Ryan si sono recentemente uniti alle manifestazioni contro il razzismo, in seguito all’uccisione di George Floyd. La coppia ha inoltre donato 200mila dollari alla National Association for the Advancement of Colored People, tra le più importanti non profit che lottano per la conquista dei diritti civili.
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