Ai ferri corti Salmo attacca Fedez: «Non ho aderito alle tue iniziative perché mi stai sul ca**o»

Covermedia

16.8.2021 - 11:11

Salmo
Salmo

A dare fuoco alle polveri è stato il concerto senza restrizioni né mascherine del rapper sardo, svoltosi a Olbia nel weekend.

Salmo e Fedez sono arrivati ai ferri corti. Motivo del contenzioso è il famigerato concerto del rapper sardo tenutosi a Olbia nel weekend, senza restrizioni né mascherine.

Oltre ad aver creato indignazione politica e sociale, l'evento è stato infatti commentato da Fedez, che sui social afferma: «Sfruttare la nostra condizione di privilegio, aggirare le regole per soddisfare capricci personali. Questo non aiuta nessuno. Avete sputato in faccia a migliaia di onesti lavoratori dello spettacolo che quest'anno cercano di tirare avanti con immensi sacrifici rispettando le regole per andare alla pari con i conti (quando va bene)».

Nella sua irrisoria replica, Salmo ha espresso chiaramente il sui punto di vista sulla gestione dei concerti – ma anche cosa pensa del collega.

«Che io abbia fatto una cazzata è discutibile, quali sono le regole che avrei infranto? Quali sono le regole per un concerto all'aperto, senza recinzioni? Prima di cantare ho detto cose importanti, la mia idea iniziale era fare una protesta. Le regolette imposte dallo stato per i concerti sono patetiche. A me non va di fare live davanti a persone sedute, distanziate e con la mascherina».

Aggiungendo: «Potevo andare a farmi la vacanza come Fedez, invece sono sceso per strada ed ho detto la mia. Se avessi voluto seguire le regole non avrei fatto l'artista. Fedez, non ho aderito alle tue iniziative, seppur giuste, perché mi stai sul caz*o e io questa cosa non te l'ho mai nascosta».

Tuttavia, il 37enne trovato pane per i suoi denti.

«Io non so che accordi tu abbia preso con il sindaco di Olbia e sinceramente non voglio saperlo – chiosa Fedez -, ma il fatto che tu sia riuscito a montare un palco alla luce del sole mi fa pensare che più che infrangere le regole tu sia andato a braccetto con le istituzioni malate che te lo hanno permesso».