Con un impressionante share del 31,8% e ben 4 milioni e 484 mila spettatori sintonizzati, Sarah ha confermato che la sua carriera musicale, iniziata già a quattro anni con le lezioni di pianoforte, non era frutto del caso.
20.05.2024, 11:01
20.05.2024, 11:24
Covermedia
Sarah Toscano, la giovane talentuosa originaria di Vigevano (Pavia), ha recentemente trionfato nella finale di «Amici», il popolare talent show di Maria De Filippi.
Con un share del 31,8% e un pubblico di 4 milioni e 484 mila spettatori, Sarah ha dimostrato che il suo percorso musicale, iniziato all'età di quattro anni con lo studio del pianoforte, era tutto tranne che improvvisato.
Nonostante non fosse la favorita iniziale, Sarah ha conquistato tutti, entrando all'ultimo momento nel serale e accedendo poi alla finale a sei. «Sto sognando, sono finita in un altro mondo: è bellissimo e ancora non lo sto realizzando. Non ho domito, zero, sono piena di adrenalina», ha dichiarato l'artista, esprimendo l'emozione di questo incredibile risultato.
Durante il suo percorso ad «Amici», Sarah ha sempre mantenuto alti standard personali, spinta da una forte autocritica e da una iniziale bassa autostima.
«Io sono stata sempre molto esigente con me stessa, in tutto quello che faccio. Fin da quando ero piccola volevo essere sempre al top, sempre perfetta in quello che facevo. Sono molto autocritica e ho paura del giudizio degli altri e di rimanere delusa».
Tuttavia, la vittoria le ha permesso di riconoscere il proprio valore: «Sì, l'autostima è aumentata, perché ho vinto per il televoto quindi significa che il pubblico mi ha capito, mi apprezza e gli piace quello che faccio. Ho anche capito che per piacere agli altri, devo essere io stessa la prima a piacermi».
Anche i commenti dei professori hanno lasciato un segno, con Anna Pettinelli che la paragonava a una lolita, un commento che inizialmente l'ha turbata. Tuttavia, le parole di Michele Bravi l'hanno confortata: «Mi è piaciuto molto invece quello che mi aveva detto Michele Bravi, che riesco a essere accattivante senza essere volgare. In questa definizione mi riconosco».
Sarah, che non usa l'autotune sistematicamente, preferisce mostrare la sua voce naturale quando possibile, pur riconoscendo il valore stilistico di questo strumento. «Non sono contraria all'autotune per principio, è uno strumento bello, ha senso come effetto stilistico, io stessa in alcune canzoni lo uso, ma in altre preferisco far sentire la mia voce pulita e naturale».
Oltre alla musica, Sarah ha una passione per il tennis, uno sport che l'ha aiutata a gestire le pressioni e le difficoltà. Con gli occhi ora puntati non sul Roland Garros ma su Sanremo, Sarah conclude: «Sono molto giovane, vediamo quando avrò il pezzo giusto e sarà il momento giusto».