HollywoodScarlett Johansson: «Pensavo che la mia carriera fosse finita»
Covermedia
11.10.2022 - 11:09
Al debutto a Hollywood, l’attrice ritiene di essere stata raffigurata e percepita come un’adulta, nonostante la sua giovane età.
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11.10.2022, 13:19
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Scarlett Johansson ricorda i primi anni della sua carriera a Hollywood.
Durante una puntata del podcast «Armchair Expert» con Dax Shepard, la 37enne star – che ha conosciuto la fama mondiale nel 2003 con «Lost in Translation», ha ammesso di essere stata «iper-sessualizzata» e rappresentata come un’adulta, nonostante la sua giovane età.
«Tutti pensavano che fossi più adulta e che recitassi da chissà quanto tempo. Sono stata catalogata in questo personaggio iper-sessualizzato. Pensavo che la mia carriera fosse finita. Mi dicevo: «Questa è la carriera che avrai, questi sono i ruoli che ti verranno assegnati». È stato un periodo in cui avevo paura. In uno strano modo mi chiedevo: «È tutto qui?». Ho attribuito molto di tutto ciò al fatto che le persone pensavano che fossi molto più adulta».
La svolta
La svolta è arrivata dopo qualche anno quando Scarlett provò a perseguire ruoli diversi: «Ero ormai oggettivata e incasellata in quel mondo in cui mi sentivo come se non avessi ricevuto le offerte di lavoro per le cose che volevo fare», ha continuato.
«Ricordo di aver pensato tra me e me, «Credo che la gente pensi che abbia 40 anni». Poi capii che non era più qualcosa di desiderabile per me, anzi era qualcosa contro cui combattere».
Secondo Scarlett, Hollywood è cambiata molto negli ultimi anni. «Ora vedo giovani attori di 20 anni. A loro viene permesso di sperimentare cose diverse. È un’altra epoca. Fortunatamente le persone non vengono più incasellate. Oggi le persone sono molto più dinamiche».