Segre, gli ultrà un gruppo paramilitare
Il regista, la Juventus non mi ha aiutato
TORINO 28 NOV - Piacerà 'Ragazzi di stadio, quarant'anni dopo' alla Juventus? "Non lo so, ma di fatto i bianconeri, insieme alla Lega Calcio, non mi hanno permesso di filmare la tifoseria ordinaria, né gli ultrà nello stadio, ma non ne abbiamo fatto una tragedia". Così il regista Daniele Segre parla del suo documentario dedicato agli ultrà della squadra bianconera passato alla 36/ma edizione del Torino Film Festival.
Il film, prodotto da I Cammelli con Rai Cinema in associazione con 13 production e presentato nella sezione Festa mobile, per Segre dimostra soprattutto una cosa: "Dopo quarant'anni è cambiato molto. Allora c'era ancora una poetica, oggi gli ultrà sono più che altro un'organizzazione paramilitare. Comunque - in un documentario pieno zeppo di testimonianze - ho lavorato con gli ultrà grazie alla reciproca fiducia per i miei trascorsi, i drughi (il termine deriva dal quartetto di balordi di Arancia meccanica) insomma mi hanno dato fiducia e non ho mai avuto problemi".
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