Spettacolo Selvaggia Lucarelli vs d’Urso: «Sono stata assolta. Questa è la sentenza, cara Barbara»

La giornalista era stata querelata dalla conduttrice per un commento ironico. Ora pubblica le motivazioni della sentenza di assoluzione.

Selvaggia Lucarelli canta vittoria nella diatriba giudiziaria con Barbara d’Urso.

Nel 2014 la giornalista ha pubblicato su Twitter un post ironico per commentare il tiepido saluto del pubblico rivolto alla conduttrice napoletana nel programma di La7 “Le invasioni barbariche”.

«L’applauso del pubblico delle Invasioni alla d'Urso ricordava più o meno quello alla bara di Priebke», recitava il post, non gradito dalla conduttrice che ha poi deciso di querelare la Lucarelli.

A distanza di oltre cinque anni, i giudici si sono espressi sulla presunta lesività di quel commento social, assolvendo Selvaggia Lucarelli che ha pubblicato su Facebook le motivazioni della sentenza.

«Ero stata condannata in primo grado da un giudice che nelle motivazioni diceva che l’avevo offesa su TWISTAGRAM. Ripetuto più volte eh. Lei ovviamente aveva fatto comunicati trionfanti (COMUNICATI!) annunciando che con i soldi che avrei dovuto darle avrebbe fatto donazioni. Si era dimenticata di specificare che io non ero stata condannata a darle nulla sull’unghia, ma c’era un appello, sai com’è», si legge prima delle motivazioni della sentenza d’appello. «Sono divertenti. I giudici dicono che in effetti, vista la sua notorietà, è stata l’ospite meno applaudito della puntata e che la Bignardi, imbarazzata, ha dovuto chiedere un altro applauso. Aggiungendo che non si capisce come ci possa essere un collegamento tra una SOUBRETTE e un personaggio storico, a parte quello evidente della satira. Nel frattempo un’altra sua querela sempre nei miei confronti è stata archiviata».

Infine, la stoccata alla conduttrice con foto annesse: «Ah, questa è la sentenza cara Barbara. E purtroppo non è possibile farla passare per una vittoria su Instagram con hashtag trionfanti».