FilmSerena Rossi in «Beata te»: «Racconto la libertà delle donne»
Covermedia
23.12.2022 - 16:30
Su Sky Cinema dal 25/12, sarà disponibile la commedia al femminile sulla maternità.
Covermedia
23.12.2022, 16:30
23.12.2022, 17:30
Covermedia
Serena Rossi racconta il suo ruolo da protagonista nella nuova commedia targata Sky Original «Beata te», diretta da Paola Randi, in onda dal 25 dicembre su Sky Cinema in prima assoluta e in streaming su Now.
«Con questo film racconto la libertà di una donna, e sono felice di averlo fatto in un momento in cui in Afghanistan le donne non possono andare all'università e in Iran se ti togli il velo ti ammazzano», dice l’attrice.
«Il criterio di scelta per me è sempre il messaggio di cui mi faccio portavoce».
Il film è tratto dall'opera teatrale «Farsi Fuori» di Luisa Merloni e indaga il tema della maternità, un argomento conflittuale che le donne vivono con molta pressione vista la società giudicante nella quale ci troviamo.
Come descrive l’Ansa, «nella commedia la Rossi interpreta Marta, regista teatrale, single ma tutto sommato soddisfatta della propria vita, che al compimento dei 40 anni e alla vigilia di una prova professionale molto importante, riceve la visita di un ospite quanto mai inaspettato: a casa sua infatti arriva l'Arcangelo Gabriele, interpretato da un bravo (ed esilarante) Fabio Balsamo, che, con le sue grandi ali e una passione sfrenata per Tiziano Ferro, le annuncia che è stata «scelta» per avere un figlio. Se l'Arcangelo mette in crisi Marta, per la donna questa sarà l'occasione per imparare ad accettarsi e avere maggiore consapevolezza di sé non solo nella vita privata ma anche in quella lavorativa».
«Questa è una commedia mai volgare che tratta di cose importanti con leggerezza. Il nostro mestiere a volte può servire a portare le persone a riflettere anche su temi delicati. Farò vedere il film a mio figlio, perché voglio che impari ad amare le donne nel loro essere libere, imperfette forse, ma libere».
Per l’attrice è stata l'occasione di sperimentarsi con un aspetto inedito della femminilità.
«È stato bello raccontare una donna diversa da me: più mi allontano da me e più sono contenta, mi piace andare oltre quello che sono. Marta è scorretta a volte, ma fragile e sempre autentica. L'Arcangelo obbliga Marta a guardarsi dentro, e dovremmo farlo tutti più spesso».
Per Serena alcuni versi del femminile sono ancora considerati un taboo.
«La maternità è ancora un tormentone, ma l'argomento è super delicato, per le donne, così come per i single e gli omosessuali», continua la Rossi.
«Prima di rimanere incinta tutti mi sconsigliavano di avere un figlio per via del lavoro. Io me ne sono fregata, e sono una fatalista: poi quando è nato mio figlio la mia carriera ha preso il volo. Peccato che per altre donne il destino sia diverso: c'è ancora chi viene licenziata se diventa mamma».