Sergio Castellitto«Le Brigate Rosse erano un’idea seducente»
Covermedia
9.5.2022 - 13:10
L'attore è al lavoro sulla nuova fiction di Rai 1 dedicata a Carlo Alberto Dalla Chiesa, che andrà in onda il prossimo autunno in 4 puntate in occasione dei 40 anni dalla sua morte.
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09.05.2022, 13:10
09.05.2022, 13:33
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Sergio Castellitto ha rilasciato un'inedita dichiarazione sulla sua fascinazione per le Brigate Rosse.
Lo ha fatto nel corso della sua recente intervista a Il Corriere della Sera, parlando del suo lavoro per la fiction Rai dedicata a Carlo Alberto Dalla Chiesa, che andrà in onda il prossimo autunno in 4 puntate in occasione dei 40 anni dalla sua morte.
«Negli anni Settanta? L’arte mi ha salvato. Erano gli anni in cui nasceva la passione per il teatro, quella è stata la mia piccola rivoluzione rispetto al sentimento tipico della gioventù, il desiderio di rompere con una regola, con un destino già prefissato per te: io ho erotizzato tutto lì, nella recitazione. Erano gli anni dell’accademia, della passione, ho letto Shakespeare e Cechov, non leggevo i bollettini delle BR», ha ammesso Sergio Castellitto al quotidiano.
«Purtroppo sì, per molti le BR erano un’idea seducente. Era seducente qualsiasi idea rompesse con un’azione che appariva ferma, immobile, pietrificata nello sviluppo del futuro – riflette l'attore -. In qualche misura è naturale che sia così, che lo spirito giovanile vada verso la contrapposizione, verso la rottura; è addirittura legittimo, ma arriva un momento in cui si capisce dove sta la verità, anche se la verità è un concetto labile, come il potere. Il potere è sempre altrove, diceva Sciascia».