Spettacolo Shade aggredito a Torino mostra su Instagram i segni sul collo

Covermedia

4.8.2024 - 07:00

Shade
Shade

Il rapper è stato preso di mira da due balordi sotto casa: rubata una collanina da 40 euro.

Shade è stato protagonista di una brutta disavventura ieri nei pressi della sua abitazione a Torino, quando due malviventi lo hanno aggredito con l'intenzione di derubarlo.

Immediata la reazione del rapper, che su Instagram ha pubblicato un video eloquente, spiegando la dinamica dell'accaduto.

«Ieri sera sono stato aggredito. La cosa paradossale è che io abbia girato nel Queens, a Brooklyn, ad Harlem, a qualsiasi ora del giorno e della notte nell'ultima settimana, e non mi sia mai successo nulla.»

«Ritorno in Italia, sotto casa, bam! Questi due loschi individui si sono avvicinati, mi hanno messo al muro, uno dei due mi ha messo la mano al collo e ha iniziato a stringere forte», dice Shade.

«A quel punto mi sono sentito in diritto, in amicizia, di tirargli una castagna in faccia, semplicemente per liberarmi, divincolarmi e scappare via, cosa che effettivamente ho fatto. Hanno cercato di sgambettarmi, hanno iniziato a urlarmi cose, poi si sono resi conto che la gente iniziava ad affacciarsi perché sentiva urlare e sono scappati».

I due sono riusciti a sottrargli un bottino limitato. «È riuscito a staccarmi la collanina che avevo addosso che valeva tipo 40 euro, era più il valore affettivo che altro».

Purtroppo l'intervento delle forze dell'ordine ha tardato ad arrivare. «Quello che mi dispiace è che abbia chiamato le forze dell'ordine e che ci abbiano messo più di 5 minuti a rispondermi. Dal centralino a cui ho dovuto spiegare tutta la dinamica, poi mi ha passato le forze dell'ordine a cui ho dovuto rispiegare tutta la dinamica.»

«Che voi direte, sono solo 5 minuti. In una situazione del genere, secondo me sono tanti. Immaginate se mi avessero inseguito con un coltello: arrivederci e grazie. Per fortuna ne sono uscito solo con qualche segnetto, sto bene. Tutto è bene quel che finisce bene. Mi dispiace solo che non ci meritiamo di girare per strada e veder succedere queste cose».