Media SSR corretta sul documentario di Michael Jackson

ATS

25.6.2019 - 18:30

Michael Jackson (foto d'archivio)
Michael Jackson (foto d'archivio)
Source: KEYSTONE/AP/C.F. THAM

L'ombudsman per i programmi radiotelevisivi di lingua tedesca ha respinto i reclami inoltrati in merito al documentario «Leaving Neverland», che accusa la popstar Michael Jackson di aver abusato sessualmente di due bambini.

Secondo il mediatore le trasmissioni di accompagnamento al lungo filmato presentato ai primi di aprile hanno infatti creato un pacchetto tematico «adeguato» senza tendenza diffamatoria.

Un dibattito adeguato

«Visto da solo, il documentario non era appropriato», ma con la trasmissione televisiva «Club» e quella radiofonica «Kontext» la SRF «ha fatto la sola cosa giusta» e lanciato un dibattito «in maniera adeguata, scrive Roger Blum nel suo giudizio pubblicato martedì, a dieci anni esatti dalla morte (25 giugno 2009 Los Angeles) del famoso cantautore, compositore, ballerino e produttore discografico statunitense.

Nel filmato girato da Dan Reed parlano due uomini adulti, Wade Robson e James Safechuck, che accusano Michael Jackson di avere avuto ripetuti rapporti sessuali con loro quando avevano rispettivamente sette e dieci anni e lui era all'apice della sua carriera.

La tesi del documentario di circa due ore – trasmesso dalla SRF in due parti – è che «Jacko» era un «uomo-bambino», le cui lussuose suite di hotel, i jet privati, il ranch di Neverland non erano piaceri fini a se stessi, ma esche per attirare bambini e i loro genitori.

51 reclami in 20 giorni

Dopo la trasmissione della seconda parte di «Leaving Neverland», il 6 aprile scorso, l'ufficio dell'Ombudsman ha ricevuto in venti giorni 51 reclami: 44 criticavano il documentario, sei la trasmissione tv di accompagnamento e uno quella radiofonica di SRF 2 Kultur.

Le principali accuse erano di «fake news» (false notizie), formulazione usata da numerosi spettatori sull'orientamento di un Jackson-Fanclub. Secondo le critiche la SRF avrebbe «violato il dovere di correttezza in modo grave e negligente», presentando un filmato «unilaterale e manipolatorio».

I media come fonte di discussione

Nelle considerazioni pubblicate martedì, Roger Blum sottolinea che i media esistono anche per trattare fenomeni di società, per spiegarli e discuterli. Secondo il mediatore, questo dibattito è stato condotto in modo accorto con le trasmissioni di accompagnamento.

Le accuse mosse contro la SRF erano quindi «ingiustificate». Di conseguenza l'ombudsmann «non raccomanda di correggere o ritrattare alcunché».

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