Riparto da Giappone e da padri separati privati d'affetto figli
ROMA, 1 Giu- «Io sono contenta solo quando sono in aeroporto con un biglietto in mano. Spero ancora alla mia età, dopo tanti anni che faccio questo mestiere, che accedere un faro su una storia, un argomento può ancora fare la differenza, aiutare a cambiare il corso degli eventi». Stella Pende non è una giornalista qualsiasi, ma uno degli ultimi inviati che credono ancora nell'autenticità del giornalismo e in una breve conversazione telefonica con l'ANSA parla di Confessione Reporter, storico approfondimento giunto quest'anno alla dodicesima edizione, che da martedì 4 giugno torna in onda con cinque appuntamenti in seconda serata su Retequattro. Con tante nuove inchieste in tutto il mondo dal Giappone alla Gran Bretagna fino alla Romania. «La nuova serie – rivela – apre con un reportage dal Giappone, per parlare del dolore dei papà violentemente separati e privati dell'affetto dei loro bambini. Padri che dopo il divorzio sono completamente cancellati dalla vita della famiglia».
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