La cantante si è recata a Stoccolma nel quartier generale di Spotify per risolvere personalmente il nodo dello streaming dei suoi brani.
Polemica chiusa tra Taylor Swift e Spotify.
Come è ormai noto, la reginetta del pop ritirò nel 2014 il suo intero catalogo discografico dal servizio streaming per via del mancato pagamento delle royalties.
L’anno successivo la cantante vinse la sua battaglia legale contro Apple, dopo aver richiesto al colosso di pagare gli artisti per i trial forniti gratuitamente ai suoi utenti.
L’ascia da guerra con Spotify, Taylor, l’ha seppellita un anno fa, rendendo nuovamente disponibili all’ascolto i suoi brani, per celebrare il traguardo della vendita delle 10 milioni di copie del suo album 1989.
La stretta di mano è infine avvenuta di recente, quando la diva si è recata personalmente nel quartier generale di Spotify, in Svezia.
Intervistato dal programma CBS This Morning, il co-fondatore e CEO Daniel Ek si è assunto buona parte delle responsabilità per la faida tra Spotify e la Swift.
«Avrei dovuto fare un lavoro di comunicazione migliore. Mi assumo piena responsabilità per quello che è successo», ha dichiarato Ek.
«Sono andato tante, tante volte a Nashville a parlare con il team di Taylor. Ho trascorso ore e ore a spiegare il nostro modello e l’importanza del servizio streaming. La grande notizia è che penso che si sia accorta anche lei di quanto sia cresciuto lo streaming».
Determinante nella scelta di Taylor di sospendere il suo “ban” sono stati i suoi fan, che continuavano a chiederle a gran voce di tornare su Spotify in vista dell’uscita del suo nuovo album Reputation.
«Penso che abbia ascoltato le richieste dei suoi fan - prosegue Ek -. Quando il nuovo album è uscito, è venuta a Stoccolma, ha trascorso un po’ di tempo lì e ha cercato di trovare una soluzione giusta per lei».
E la scelta ha ripagato: Look What You Made Me, singolo apripista dell’ultimo disco della cantante, ha raggiunto 8 milioni di streaming a sole 24 ore dal suo rilascio, diventando il brano più ascoltato in un solo giorno della storia di Spotify.
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