Spettacolo Tre star di Harry Potter contro J.K. Rowling: «Le donne trans sono donne»

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11.6.2020 - 11:12

BAFTAs: WilliamVintage dinner held at St Pancras Renaissance London Hotel - Arrivals

Featuring: Bonnie Wright
Where: London, United Kingdom
When: 08 Feb 2013
Credit: Lia Toby/WENN.com
BAFTAs: WilliamVintage dinner held at St Pancras Renaissance London Hotel - Arrivals Featuring: Bonnie Wright Where: London, United Kingdom When: 08 Feb 2013 Credit: Lia Toby/WENN.com
Source: Lia Toby/WENN.com

Bonnie Wright, Evanna Lynch e Emma Watson attaccano la scrittrice, ormai sempre più sola dopo i controversi tweet sulle trans.

Bonnie Wright, Evanna Lynch e Emma Watson si sono scagliate contro J.K. Rowling.

La famosa autrice di «Harry Potter» è stata attaccata da più parti per una serie di tweet considerati discriminatori nei confronti della comunità trans.

«Conosco e amo le persone trans, ma cancellare il concetto di sesso significa rimuovere la capacità di molti di discutere in modo significativo delle loro vite. Dire la verità non vuol dire odiare», recitava uno dei tanti tweet contestati alla scrittrice britannica, già attaccata da due delle sue “creature”, Daniel Radcliffe, interprete del famoso maghetto, ed Eddie Redmayne, protagonista della saga «Animali fantastici».

«Se Harry Potter era una fonte di amore e appartenenza per te. Se il messaggio era quello dell’amore infinito, che va accettato così com’è, allora le donne trans sono DONNE», ha scritto Bonnie, che nella saga interpretava Ginny Weasley.

«Immagino che essere trans e imparare ad accettare e amare se stessi sia già un compito assai difficile, e noi, in quanto società, non dovremmo aggiungere altro dolore», ha aggiunto Evanna, difendendo parzialmente J.K. «Penso che lei sia dal lato sbagliato del dibattito, ma ciò non significa che abbia completamente perso la sua umanità».

Emma Watson, dopo aver effettuato una donazione alle non profit britanniche Mermaids e Mama Cash, entrambe a sostegno della comunità LGBTQ, ha scritto: «Le persone trans sono ciò che dicono di essere e meritano di vivere la propria vita senza essere costantemente interrogate o informate di non essere chi dicono di essere».

«Voglio che i miei followers trans sappiano che io e tante altre persone nel mondo, vi vediamo, vi rispettiamo e vi amiamo per quello che siete».

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