Tucci, Giacometti più arte che etica
'Final Portrait' dall'8 febbraio con Rush e Hammer
ROMA, 5 FEB - ''Il suo cuore era tutto per l'arte e non certo per la moglie. Voleva vivere come un adulto-bambino. Si è trovato così la donna giusta da sposare, Annette (Sylvie Testud), anche se poi aveva una relazione fissa da tre anni con una prostituta, Caroline (Clemence Poesy), ma che importanza ha oggi se Alberto Giacometti (Geoffrey Rush) fosse etico o meno?''. Così oggi a Roma Stanley Tucci parla del suo quinto film da regista, 'Final Portrait in sala con la Bim dall'8 febbraio. Una mini-biopic, tratta dall'autobiografia dello stesso James Lord dal titolo 'Un ritratto di Giacometti', che racconta, in prima persona, come durante un breve viaggio a Parigi nel 1964, lo scrittore americano appassionato d'arte(interpretato da Armie Hammer), si sia prestato, molto inconsapevolmente, a fare da modello per un ritratto che diventa infinito.
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