Rivelazioni Uma Thurman: «Ho abortito da adolescente»

Covermedia

22.9.2021 - 16:30

Uma Thurman
Uma Thurman

L'attrice di «Kill Bill» spiega che nella tarda adolescenza si ritrovò incinta di un «uomo molto più anziano».

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Uma Thurman si è aperta sull'aborto.

La 51enne ha condiviso la sua esperienza in un editoriale per il Washington Post. Discorso pronunciato dall'attrice proprio in risposta a una nuova legge restrittiva sull'aborto, sostenuta dalla Corte Suprema degli Stati Uniti all'inizio di questo mese.

«Ho seguito il corso della radicale legge anti-aborto del Texas con grande tristezza, e qualcosa di simile all'orrore. Ora, nella speranza di allontanare le fiamme della controversia dalle donne vulnerabili su cui questa legge avrà un effetto immediato, sto condividendo la mia esperienza», ha esordito Uma Thurman.

L'attrice di «Kill Bill» spiega che nella tarda adolescenza si ritrovò incinta di un «uomo molto più anziano». E descrive la sensazione che ha avuto in quel momento, dopo averlo scoperto, quando ha chiamato i suoi genitori – che l'hanno avvertita delle difficoltà di crescere un bambino «da adolescente sola». Alla fine, la Thurman ha deciso di interrompere la gravidanza. E mentre era sdraiata sul letto operatorio, il medico che eseguiva la procedura le disse che gli ricordava sua figlia.

«C'è così tanto dolore in questa storia. È stato il mio segreto più oscuro fino ad ora», prosegue Uma. Aggiungendo che dopo la dolorosa decisione ha avuto tre figli, che sono il suo «orgoglio e gioia». L'attrice critica duramente la legge del Texas: la più restrittiva del Paese, che non prevede invece disposizioni per stupro e incesto.

«Questa legge è l'ennesimo strumento discriminatorio nei confronti di coloro che sono economicamente svantaggiati e, spesso, anche dei loro partner», ha scritto Thurman.

«Le donne e i bambini di famiglie benestanti conservano tutte le scelte del mondo e corrono pochi rischi».

Quindi, l'attrice ha concluso inviando un messaggio a donne e ragazze dello stato del sud-ovest americano, scrivendo: «A tutte voi – alle donne e alle ragazze del Texas che hanno paura di essere traumatizzate e perseguitate da quei predatori cacciatori di taglie; a tutte le donne oltraggiate dal fatto che i diritti dei nostri corpi vengano presi dallo stato; e a tutte voi che siete rese vulnerabili e soggette alla vergogna perché avete un utero – dico: vi vedo. Abbiate coraggio. Siete belle. Mi ricordate le mie figlie».