Cinema Il giovane fidanzato di Valeria Bruni Tedeschi accusato di stupro

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25.11.2022 - 16:40

Valeria Bruni Tedeschi
Valeria Bruni Tedeschi

Sofiane Bennacer è incriminato per aver violentato due ex fidanzate. Lui nega.

25.11.2022 - 16:40

Sofiane Bennacer, 25 anni, rivelazione dell’ultimo film della 58enne Valeria Bruni Tedeschi e, stando ai giornali francesi Libération e Le Parisien, pure suo fidanzato, è stato accusato per lo stupro di due ex fidanzate e una terza «imputazione per violenza contro la convivente».

Nonostante le accuse, l’attore francese ha comunque mantenuto il suo ruolo da protagonista nel film «Forever Young».

«Non è possibile fermare la produzione del film», ha dichiarato Patrick Sobelman, uno dei due produttori.

«Era assolutamente impossibile fermare il film prima della sua uscita e assolutamente impossibile interrompere le riprese e licenziare Sofiane per un motivo molto semplice. Non avevamo alcuna base legale per farlo».

Clima teso durante le riprese

Stando però a quanto riferito dal quotidiano «Liberation», le riprese si sono svolte in un clima difficile.

«Abbiamo rispettato le regole imposteci dal Cnc di nominare i referenti per tutte le questioni relative alle molestie in generale», continua il produttore. «Eravamo sul set ogni giorno. Non è successo nulla di riprovevole durante le riprese del film».

«Ci può essere stata un’atmosfera complicata per alcuni perché si sono trovati in una situazione che non volevano e che ha gettato un dubbio, un’ombra e da quando abbiamo saputo della sua incriminazione, un mese fa, che c’erano quattro diverse denunce, non è la stessa cosa, non lo sapevamo e lo abbiamo saputo nello stesso momento di tutti gli altri».

«Vergognatevi Libération»

A prendere le difese dell’attore è intervenuta Carla Bruni, sorella di Valeria Bruni Tedeschi, il cui film è stato presentato in concorso al Festival di Cannes 2022, e uscirà in sala in Italia il primo dicembre.

«Uno dei fondamenti della nostra democrazia è la presunzione di innocenza. Senza la presunzione di innocenza, tutta la giustizia è incerta, discutibile e forse corrotta. Vergognatevi Libération: quando crocifiggete qualcuno sulla vostra prima pagina senza sapere se è davvero colpevole, vi fate beffe della democrazia. Dovreste cambiare il vostro nome: la libertà non è più il vostro business».

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