Hollywood Venduto all'asta l'abito di John Travolta in «La febbre del sabato sera»

SDA

23.4.2023 - 08:47

John Travolta in una scena del film "La febbre del sabato sera" (foto del 1977)
John Travolta in una scena del film "La febbre del sabato sera" (foto del 1977)
Keystone

Il completo bianco indossato da John Travolta in 'La febbre del sabato sera' è stato venduto all'asta per 200'000 dollari, dopo una contesa di 15 minuti tra i partecipanti seduti da Julien's Auctions a Beverly Hills e quelli online.

Il prezzo di partenza era fissato a 100'000 dollari.

L'abito con cui Tony Manero si scatena sulle piste di Brooklyn nel film cult del 1977 era il fiore all'occhiello dell'asta Hollywood: Classic & Contemporary organizzata ogni anno dalla casa d'aste e dal canale Turner Classic Movies (TCM, proprietà di Warner Bros. Discovery).

«L'acquirente, anonimo, si aggiudica giacca, panciotto, pantaloni, camicia nera e manichino. Insomma: è pronto per essere esposto nel salotto di qualche appassionato cinefilo!», spiega all'agenzia di stampa italiana Ansa Martin Nolan, direttore esecutivo di Julien's Auctions, mentre con i guanti di cotone sistema il famoso abito in tipico stile e materiale (100% poliestere) anni '70.

«Il costume era proprietà di un collezionista ed è accompagnato dalle lettere di autenticità della Paramount (che produsse il film) e di John Travolta», dice Nolan.

Molti altri cimeli in vendita

Attesa da appassionati e investitori di tutto il mondo, Hollywood: Classic & Contemporary mette all'incanto in questo fine settimana circa 1.400 cimeli del cinema.

Si va da uno dei bastoni appartenuti a Charlie Chaplin (venduta per 39'000 dollari), alla tuta gialla di Walter White di Breaking bad (2000 dollari); dal bozzetto con cui Carlo Rambaldi progettava Alien, ad alcune bacchette magiche della saga di Harry Potter.

Si passa dalla scatola di sigarette che Bela Lugosi stringe nel Dracula del 1931, all'hoverboard con cui Marty McFly scappa in Ritorno al futuro 2; dal copricapo cucito per il primo film su Cleopatra del 1917, al machete di Harrison Ford in Indiana Jones e il tempio maledetto.

«Memorabilia grandi o minuscole che recuperiamo da privati, familiari e dai magazzini degli Studios – spiega Nolan – Gli acquirenti sono musei, ma soprattutto collezionisti privati. Perché a meno di non aver messo piede in un cinema negli ultimi 100 anni, tutti noi abbiamo un ricordo legato a uno di questi oggetti, che hanno fatto la storia della cultura pop. Avevo 16 anni quando andai a vedere La febbre del sabato sera in un cinema di Harlem. Sono uscito cambiato. Vendere quel vestito oggi per me significa chiudere un cerchio», sorride il direttore.