Verdi, a NY segreti di Otello e Falstaff
Alla Morgan Library il ritorno all'opera 15 anni dopo l'Aida
NEW YORK, 7 SET – «Non avremmo avuto né Otello né Falstaff se nel 1879 Giulio Ricordi non avesse organizzato un incontro tra Boito e Verdi e se Boito non fosse stato pronto a dedicarsi anima e corpo al più anziano compositore», scriveva nel 1979, William Weaver. Il ritorno di un riluttante Giuseppe Verdi all'opera 15 anni dopo l'andata in scena di Aida nel 1871 è al centro di una mostra alla Morgan Library, la prima negli Usa che mette insieme testi e documenti della propria collezione con quelli degli Archivi Ricordi a Milano.
Organizzata con Bentelsman/Archivi Ricordi, curata da Gabriele Dotto e aperta fino al 5 gennaio, la mostra racconta per la prima volta negli Usa non solo la storia del ritorno al teatro del compositore, ma anche tutte le fasi della produzione di un'opera: dai contratti iniziali (per Otello Verdi fu pagato 200mila lire, un milione di dollari di oggi) ai libretti e partiture, fino al design delle scene, alla scelta del cast, ai costumi (due dalla Scala), alle istruzioni per i cantanti.
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