Cinema Visions du Réel torna con 160 documentari dal 7 al 17 aprile

sifo, ats

15.3.2022 - 15:35

Dopo aver ricevuto il "Pardo d'onore" nel 2015 al Locarno Film Festival, il regista italiano Marco Bellocchio verrà omaggiato anche a Visions du Réel a Nyon (VD). (immagine d'archivio)
Dopo aver ricevuto il "Pardo d'onore" nel 2015 al Locarno Film Festival, il regista italiano Marco Bellocchio verrà omaggiato anche a Visions du Réel a Nyon (VD). (immagine d'archivio)
Keystone

La 53esima edizione del festival del cinema Visions du Réel di Nyon (Vaud) segna il ritorno in presenza con 160 documentari di 68 paesi diversi dal 7 al 17 aprile. Sui 124 film della selezione ufficiale, 85 sono presentati in prima mondiale.

15.3.2022 - 15:35

Con 26 (co)produzioni elvetiche, il festival si afferma nuovamente come partner essenziale della creazione nazionale, hanno annunciato oggi, martedì, gli organizzatori in conferenza stampa.

Il festival si aprirà il 7 aprile con «Fire of Love», ritratto epico della coppia di vulcanologi francesi Katia e Maurice Krafft, realizzato dalla regista americana Sara Dosa.

Nel contesto dell'attuale guerra in Ucraina, il presidente del festival Raymond Loretan ha reiterato «la solidarietà di Visions du Réel con gli artisti e cineasti ucraini nonché con gli artisti e cineasti russi in resistenza».

Marco Bellocchio ospite d'onore

Come annunciato dal festival a metà gennaio, il regista, sceneggiatore e produttore italiano Marco Bellocchio riceverà il Premio d'onore di questa edizione 2022. L'omaggio prevede un'ampia retrospettiva di suoi documentari fra cui il suo ultimo lavoro «Marx può aspettare», dove tratta del suicidio del fratello gemello avvenuto nel 1968.

Il 14 aprile Bellocchio darà inoltre una masterclass, proposta anche in diretta streaming sul sito del festival. La regista americana e direttrice della fotografia, Kirsten Johnson, sarà invece l'ospite speciale e darà anch'essa una masterclass lo stesso giorno.

3'000 documentari pervenuti

3'000 i film pervenuti, da cui ne sono stati selezionati 124 per la selezione ufficiale. Il Covid ha rallentato la produzione cinematografica in alcuni paesi, ciò che risulta in «una ripartizione geografica un po' differente da quella abitualmente in programma», ha affermato la direttrice artistica Emilie Bujès.

Presentando quindici prime mondiali e una prima internazionale provenienti da 18 paesi, il concorso internazionale «Long Métrages» espone il cinema della realtà contemporanea in una definizione ampia e aperta, originale e singolare. Il concorso «Burning Lights», che presenta quindici lungometraggi e mediometraggi provenienti da sedici paesi, è dedicato ai nuovi vocabolari e scritture, alla libertà narrativa e formale.

Il concorso nazionale è invece dedicato a lungometraggi e mediometraggi (co)prodotti in Svizzera e comprende tredici coproduzioni svizzere con otto paesi, tra cui dodici prime mondiali.

Film ucraino in chiusura

«La guerra in Ucraina è nei nostri pensieri, ed è per questo che abbiamo deciso di presentare 'The Earth is Blue as an Orange' in chiusura del festival, in segno di solidarietà, oltre agli altri film diretti e/o prodotti in Ucraina che sono già in programma», ha annunciato Bujès.

Il film della regista ucraina Iryna Tsilyk si immerge nella vita quotidiana di Anna, che vive da sola con i suoi quattro figli nella regione ucraina del Donbass. Dentro la sua casa c'è armonia, fuori regna il caos della guerra.

https://www.visionsdureel.ch/

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