Spettacolo Vittoria Puccini: «Non temo l’età»

Presto in tv con il legal thriller «Il processo», l’attrice assicura: «Stare bene nella propria pelle è questione di maturità».

Vittoria Puccini si confronta con lo specchio serenamente. Nessun problema se l’attrice scopre nuove rughe sul viso o segni del tempo sul suo corpo.

«Quando mi guardo allo specchio, mi piace quello che vedo. È paradossale: quando siamo nel fiore degli anni, non ci apprezziamo. La nostra migliore amica ha gambe più dritte, la vicina il décolleté più florido (io, con la mia prima, riempivo il reggiseno di cotone…). Impariamo ad amarci appena iniziano a vedersi i segni del tempo. Perché abbiamo imparato ad amare le nostre imperfezioni», spiega l’attrice, presto in tv con il legal thriller «Il processo» a Io Donna.

«Sono cresciuta in fretta, lavoro da quando avevo 18 anni, ho messo al mondo una figlia a 25 (Elena, avuta da Alessandro Preziosi, ndr)… Ho bruciato le tappe, spinta dalla passione. Per quanto appaia razionale, mi sono affidata all’istinto, ho vissuto “di pancia”», aggiunge Vittoria.

«Mi sono assunta dei rischi, ma restare nella comfort zone era una noia: devi lasciarti stupire dagli eventi, osare è il sale dell’esistenza. E poi procedere sperando di tenere tutto sotto controllo è un’illusione: ogni volta che ho programmato qualcosa, ho dovuto disdire. Ora sai che c’è? La prendo come viene».

E per quanto riguarda il temo che passa, lei fa spallucce.

«Devo ringraziare i miei genitori per i cromosomi, me stessa per aver avuto cura della pelle e del fisico (nuotavo, adesso mi alleno con un personal trainer). La verità? Mi sento più bella oggi che a vent’anni, benché avessi maggior freschezza. L’esperienza regala una sensualità più profonda, più potente. Leggere in uno sguardo il vissuto ti seduce».