Spettacolo Vittorio Sgarbi: maxi pensione dei Beni culturali

CoverMedia

10.12.2018 - 11:11

Source: Covermedia

Dal 2019 il critico d’arte riceverà la somma di denaro dall’ente pubblico.

Vittorio Sgarbi va in pensione. E precisamente riceverà la retta riservata ai funzionari dei Beni culturali.

Lo ha rivelato lo stesso critico d’arte nella sua ultima intervista con Panorama anticipando che dal 2019, non appena entrato nel suo 66esimo anno, riceverà la lauta somma di denaro.

«Non l'ho chiesta, me l'hanno comunicato loro. E alla "quota 100" io rispondo con la "Quota Sgarbi". Lavorerò infatti fino all'ultimo giorno», ha dichiarato Vittorio Sgarbi, secondo Il Messaggero.

Nato nel 1952, il professore ha iniziato la sua carriera come supplente di latino, nel 1977 è diventato prima ispettore poi soprintendente dei Beni culturali, ma dal 1985 risulta in aspettativa. Sgarbi ha versato quindi contributi per 45 anni, che sommati ai 4 anni di laurea e all’anno di perfezionamento, raggiungono i 50 anni. 

«Ho ricoperto un posto di lavoro per cui non sono mai stato retribuito, a voler essere pignoli. È diverso. Ero sempre in aspettativa gratuita», spiega il critico, motivando l’arrivo della pensione.

«Non mi pagavano. Quasi sempre, negli ultimi 33 anni. Ma allo Stato non sono costato un solo centesimo di stipendio».

Curiosità da star

Tornare alla home page