(Cover) - IT Showbiz - Per molti Whitney Houston è rimasta la «fidanzatina d’America» fino a quando Bobby Brown non ne ha corrotto l’immagine.
Ma secondo un nuovo documentario di Showtime, «Whitney: Can I Be Me» in onda dal 25 agosto 2017, la cantante ha iniziato ad assumere droghe e vivere «pericolosamente» molto prima di incontrare il cantante di «Every Little Step» e non è stata la cattiva influenza del marito a portarla alla tomba.
«È una cavolata», spiega Rudi Dolezal che ha co-diretto il film con Nick Broomfield al New York Post.
«L’idea che Whitney fosse una brava ragazza fino a quando Bobby non è arrivato è semplicemente falso. Whitney ha iniziato ad assumere droghe e fumare erba molto tempo prima di conoscere Bobby Brown».
Il documentario presenta un filmato inedito del tour di Whitney del 1999, nonché nuove interviste con gli amici e la famiglia della cantante, fra cui Ellin LaVar, che ha confermato il consumo di droghe della musicista insieme ai suoi fratelli.
«Erano cose normali: esci, bevi, assumi un po’ di droghe», ha dichiarato la stilista.
«Lo facevano tutti. Erano i suoi fratelli che le procuravano la roba, giusto per divertimento».
In un'intervista a Oprah Winfrey, il fratello di Whitney, Michael, ha rivelato che sua sorella ha iniziato ad assumere cocaina da adolescente.
«All’epoca, negli anni Ottanta, farsi di droga era accettabile… non uno stigma come adesso».
Cover Media
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