Spettacolo Winona Ryder: vittima di bullismo
A causa dei capelli corti e degli abiti maschili che di tanto in tanto indossava, l’attrice finì suo malgrado per attirare su di sé l’attenzioni dei bulli della Kenilworth Junior High di Petaluma, California, che le riservarono botte e sfottò.
La Ryder - tornata alla ribalta con la serie evento Netflix «Stranger Things» -, ha dichiarato in Winona Ryder: The Biography, storia scritta da Nigel Goodall: «Indossavo un completo da maschio comprato in un negozio Salvation Army. Stavo andando in bagno, quando sentii delle voci che mi urlavano contro: “Fro**o”. Mi hanno sbattuto la testa contro un armadietto. Sono caduta a terra e hanno continuato a darmi dei calci. Sono serviti dei punti di sutura».
Oltre al danno, la beffa: dopo essere tornata a scuola, Winona scoprì di essere stata esclusa dall’istituto. «La scuola ha sbattuto fuori me e non i bulli».
La vendetta sarebbe arrivata qualche anno dopo, quando l’attrice raggiunse la fama mondiale.
«Una volta una delle ragazze che mi prendeva in giro mi vide in una caffetteria e mi disse: “Winona, Winona, posso avere un tuo autografo?”. E io le risposi: “Ti ricordi di me? Ti ricordi quando in seconda media picchiavi quella bambina?”. E lei: “Più o meno”. “Bene, quella ero io. Ora vai a farti fot*****”».
