Spettacolo Woody Allen contro le accuse di abusi della figlia adottiva: «Assurdità»

Covermedia

29.3.2021 - 11:04

Woody Allen
Woody Allen

Il regista torna a parlare delle accuse di molestie rivoltegli da Dylan Farrow.

Per Woody Allen, le accuse di abuso su minore rivoltegli dalla figlia adottiva Dylan Farrow sono un mucchio di «assurdità».

Il presunto crimine sarebbe stato commesso nel 1992, dopo la separazione tra il regista e l’ex partner Mia Farrow. All’epoca venne aperta un’indagine dalla polizia del Connecticut, ma i giudici archiviarono la causa, ritenendo Woody innocente. Ciononostante, Dylan ha continuato ad accusare Allen, poi travolto dall’uragano #MeToo.

Da alcuni anni, il cineasta è finito ai margini dell’industria cinematografica e molte attrici, per solidarietà nei confronti di Dylan, si sono dette pentite di avere lavorato con lui.

CBS, domenica 28 marzo, ha mandato in onda un’intervista inedita, rilasciata da Woody lo scorso luglio, dopo l’uscita della sua autobiografia «A proposito di niente».

Parlando delle accuse della Farrow, il direttore cinematografico ha confidato al reporter Lee Cowan: «È così assurdo, eppure la calunnia è rimasta. E preferiscono ancora aggrapparsi se non alla nozione che abbia molestato Dylan, alla possibilità che l’abbia potuto fare. Niente di quello che ho fatto con Dylan nella mia vita potrebbe essere frainteso più di questa cosa».

Secondo Woody, gli abusi sarebbero frutto dell’immaginazione della Farrow.

«Credo che lei lo pensi», ha raccontato Allen. «Era una brava bambina. Non credo che si stia inventando tutto. Non credo che stia mentendo. Credo che lei ci creda».

Recentemente HBO ha rilasciato la docu-serie «Allen vs Farrow», che ripercorre l’intera vicenda.