Era la favorita e non ha deluso. Lara Gut-Behrami racconta della pressione prima della gara, del rinvio, del nuovo preparatore atletico e di cosa è davvero importante.
Se lo Swiss Ski Team non ha parole per omaggiare Lara Gut-Behrami - e naturalmente anche Corinne Suter, argento - e la sua maestosa prestazione nel super-G dei Mondiali di Cortina che le è valsa la sua prima medaglia d'oro mondiale in carriera, merita alcune sue considerazioni.
Intervistata da Watson.ch - Lara Gut-Behrami è ora molto richiesta - la sciatrice di Comano ha ammesso che nonostante le enormi aspettative di tutta la nazione è riuscita a non pensare troppo alla medaglia d'oro nei giorni prima della gara.
«Non ho dimenticato che questa gara non è la cosa più importante, che una medaglia d'oro non cambia la mia vita e che la sera sarei stata la stessa persona anche senza questa medaglia».
Ora nessuno le chiederà più quando vincerà il suo primo oro mondiale: un peso in meno. «Ora le aspettative si riverseranno sull'oro olimpico (sorride)».
Pressione
La gara vinta dalla Gut-Behrami è stata rinviata da martedì a giovedì a causa delle pessime condizioni meteorologiche. Attesa che ha aggiunto pressione a quella già presente.
«Certo, attendere invece di poter sciare è molto più faticoso. È comunque molto più divertente correre con il sole e le buone condizioni».
Corinne Suter, arrivata seconda dietro Lara, ha raccontato che la mattina prima della gara la ticinese era estremamente nervosa.
«Sapendo ciò che potresti ottenere e cosa sai fare ti metti automaticamente sotto pressione».
«L'insieme è essenziale»
Per raggiungere questo genere di vittorie bisogna curare nei minimi dettagli diversi aspetti, i pezzi del puzzle devono combaciare alla perfezione.
«Tutto l'insieme è essenziale - racconta la 29enne - famiglia, lavoro, scioltezza, tecnica, fisicità. Tutto è importante».
«Ho sentito parlare troppo di lui»
Alejo Hervas è il preparatore atletico spagnolo che la scorsa stagione si è unito al team di Lara Gut-Behrami. Da quando è arrivato lui le cose sono andate in crescendo. Una coincidenza?
«Alejo è una parte molto importante del mio successo. Ma ultimamente ho sentito parlare un po' troppo di lui. Non è solo lui che fa cose incredibili; anche l'addetto al materiale che mi ha sostenuto fin dall'inizio è molto importante. Alejo è un grosso valore aggiunto, come lo è mia madre e tutto il mio ambiente».
Come si festeggia una medaglia d'oro iridata? «Allenandosi in pista il giorno dopo».
Di nuovo complimenti a Super-Lara!