Francesco Acerbi rischia grosso dopo le parole offensive rivolte al difensore del Napoli Juan Jesus. Allontanato dal ct della Nazionale Spalletti, il giocatore dell'Inter potrebbe essere squalificato per 10 giornate.
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- Domenica sera a San Siro, in occasione della sfida di cartello tra Inter e Napoli, il difensore dell'Inter Francesco Acerbi avrebbe insultato l'avversario Juan Jesus con parole razziste.
- Al termine della sfida, il giocatore dell'Inter ha chiesto scusa al brasiliano.
- Nonostante ciò la Procura federale sta indagando: il nerazzurro rischia 10 giorni di squalifica.
- In ritiro con la Nazionale italiana, Acerbi è stato allontanato, per preservare la «serenità del gruppo e del giocatore», a detta del ct Spalletti.
Le scuse immediate in campo e il 'perdono' in diretta tv di Juan Jesus non sono bastate a evitare a Francesco Acerbi la bufera sollevata dall'espressione razzista che avrebbe usato domenica nei confronti del giocatore del Napoli.
Acerbi rischia 10 giornate di squalifica
Il primo contraccolpo è arrivato in mattinata, con la decisione del ct, Luciano Spalletti, di escludere il difensore dal gruppo della nazionale in partenza per gli Usa per una doppia amichevole in preparazione di Euro 2024. L'Inter ha incontrato il giocatore per un confronto martedì pomeriggio al fine di chiarire l'accaduto - senza commentare - ma sul giocatore nerazzurro incombe un'inchiesta della Procura federale.
Le sanzioni previste per offese razziste prevedono minimo dieci giornate di squalifica, che significherebbero per il difensore campionato finito.
Il 36enne afferma, lo ha detto al ct e anche poi ai microfoni, di non aver pronunciato frasi razziste, ma quanto avvenuto in campo al Meazza tra Acerbi e Juan Jesus è tutto da ricostruire, anche in base a quanto riferito dal brasiliano all'arbitro la Penna e al successivo referto. «Non mi sta bene, mi ha detto 'sei un negro' e questo non mi sta bene», avrebbe detto con veemenza il giocatore del Napoli.
Juan Jesus a fine partita ha poi smorzato, sostenendo che «in campo ci sta dire di tutto, lui ha visto che è andato oltre e ha chiesto scusa».
«Per me negro è un insulto come un altro»
Ma di fronte alla smentita di Acerbi di aver pronunciato frasi razziste, il difensore in tarda serata replica duramente: «Acerbi mi ha detto 'vai via nero, sei solo un negro'. In seguito alla mia protesta con l'arbitro ha ammesso di aver sbagliato e mi ha chiesto scusa aggiungendo poi anche: 'Per me negro è un insulto come un altro», le frasi affidate a un post su Instagram.
«Per me la questione si era chiusa e sinceramente avrei preferito non tornare su una cosa così ignobile come quella che ho dovuto subire. Oggi però leggo dichiarazioni di Acerbi totalmente contrastanti con la realtà dei fatti. Così non ci sto, il razzismo si combatte qui e ora».
Spalletti: «Garantire le serenità alla Nazionale e al calciatore»
L'autodifesa di Acerbi certo non è bastata a chiudere la vicenda, specie a fronte di un giocatore chiamato solo poche ore dopo a rappresentare l'Italia. E martedì, nel raduno a Roma, Acerbi si è trovato a fornire la propria versione al ct e ai compagni di squadra sulla presunta espressione razzista spiegando che non c'era da parte sua «alcun intento diffamatorio, denigratorio o razzista».
L'esclusione però è arrivata inevitabile, «per garantire la necessaria serenità alla Nazionale e al calciatore», ha spiegato la Figc. Spalletti dal raduno si è detto molto dispiaciuto di dover decidere per questioni simili, ma anche che «bisogna stare attenti quando denunciamo un episodio del genere». «Abbiamo visto Francesco in difficoltà - ha concluso - ma bisogna stare attenti ai nostri comportamenti».
Acerbi ha lasciato quindi il raduno - al suo posto è stato convocato il giallorosso Gianluca Mancini - ed è partito per Milano, mentre l'Inter faceva sapere di «aver preso atto della comunicazione della Figc» e di riservarsi di avere «quanto prima un confronto con il proprio tesserato al fine di far luce sulle esatte dinamiche».
«Frasi razziste dalla mia bocca non sono mai uscite»
Intercettato all'arrivo in stazione Centrale, Acerbi ha dato la sua versione: «Frasi razziste dalla mia bocca non sono mai uscite. Sono 20 anni che gioco a calcio e so quello che dico. Sono tranquillo».
Secondo il suo agente, Federico Pastorello, ieri c'è stato «un diverbio in campo ma senza usare un'espressione o una frase razzista: è stato uno scontro di gioco, poi magari c'è stata una parola al posto di un l'altra, ma la parola 'negro' non è stata usata».
Napoli: «Da Napoli al mondo, ad alta voce: no al razzismo»
Il Napoli non si è espresso direttamente sulla vicenda, ma sul profilo twitter ufficiale è stato pubblicato un video dal titolo «Da Napoli al mondo, gridatelo ad alta voce: no al razzismo», con i calciatori azzurri inquadrati in primo piano che dicono nella rispettiva lingua frasi contro il razzismo.