Juventus nonostante tutto Agnelli tra perdite miliardarie, Pirlo, Ronaldo e l'affare Suarez

bfi

16.10.2020

Andrea Agnelli, presidente della Juventus
Andrea Agnelli, presidente della Juventus
Getty 

Durante l'assemblea degli azionisti della Juventus il presidente Agnelli ha parlato della crisi, di cifre, ma anche di allenatori, giocatori e del caso Suarez. 

ll presidente della Juventus Andrea Agnelli ha incontrato la stampa dopo l'Assemblea degli Azionisti parlando di un anno agrodolce per la società bianconera, durante il quale sia dentro che fuori dal campo ha ottenuto o grandi risultati e delusioni inaspettate.

Da una parte il nono scudetto della prima squadra, la vittoria nel campionato della Under 23 e quello della compagine femminile, dall'altra le finali perse e l'eliminazione precoce dalla Champions League.

Grosse perdite finanziarie

Agnelli ha esordito dicendo che il reale impatto finanziario dovuto alla pandemia si potrà vedere solo nell'autunno del 2021, ma le stime possono già dire molto a riguardo.

A livello europeo i proventi degli stadio faranno segnare una perdita di circa 3.2-3.9 miliardi di euro, i mancati accordi con sponsor e diritti tv circa 2.5 miliardi, insomma il sistema calcio europeo dovrebbe perdere circa 5-6 miliardi di euro. 

«E' un effetto a cascata che va a impattare anche su campionati e leghe minori -, ha commentato il presidente della Juventus. Dopo 20 anni di  crescita costante, per la prima volta il fatturato del calcio europeo sta subendo una forte decrescita.»

Secondo Agnelli, i grandi club usciranno abbastanza bene da questo periodo, mentre i problemi maggiori si vedranno nelle serie minori.

Anche i grandi club chiamati a risparmiare

Secondo Agnelli per superare una crisi di questa portata bisogna guardare al lungo periodo e non al breve. È un momento di difficoltà per tutti e ogni società deve trovare strategie per risparmiare e allo stesso tempo rimanere competitivi.

«Per esempio il Real Madrid che non ha comprato nemmeno un giocatore - ha detto il numero 1 dei bianconeri -, mostrando di voler attingere a una maggiore creatività per l'individuazione di talenti e con aspettative diverse anche dal punto di vista degli ingaggi».

Per quel che riguarda la sua Juventus invece, Agnelli  ha dichiarato che la 'Vecchia Signora' non trascurerà la competitività assoluta, «la Juventus vuole continuare a vincere in Italia e restare competitiva in Europa».

Sarri e Pirlo

Parlando dell'avventura avuta la scorsa stagione con Maurizio Sarri al timone della sua Juventus, Agnelli ha confermato che tra Sarri, i giocatori e la società non c'è mai stata la giusta alchimia, non è sbocciato l'amore insomma.

«Pirlo non ha avuto il precampionato e in più è al debutto assoluto in panchina, il che vuol dire che noi come società dobbiamo accompagnarlo nel percorso iniziale perché non sarà privo di ostacoli e alla prima caduta tutti saranno pronti a colpirci per la scelta fatta».

Agnelli è convinto che per la prima volta in Italia si può parlare di staff tecnico moderno in quanto tutte le figure che lo compongono hanno un ruolo ben definito.

Ronaldo indisciplinato?

In merito alla positività di Ronaldo il presidente ha detto che chi voleva poteva proseguire il periodo di isolamento fiduciario presso la propria abitazione. «Dal momento in cui vanno a casa, sono liberi cittadini e possono fare quello che vogliono. I giocatori tengono alla Nazionale».

Il caso Suarez

La Juventus aveva tentato di portare Suarez a Torino sperando nel fatto che il 'pistolero' potesse beneficiare del passaporto italiano visto che il club bianconero aveva già raggiunto la quota massima di giocatori extra-comunitari. Tra scandali, presunte truffe e inchieste giudiziarie l'affare non è andato in porto. L'attaccante uruguaiano gioca ora per l'Atletico Madrid.

«Le frasi riportate non corrispondono al contenuto delle telefonate, sono frutto di un racconto distorto» ha commentato il presidente Agnelli.

Anche se la Juventus non è stata chiamata in causa nell'inchiesta pende sulla stessa il presunto reato di corruzione.

«L'indagine è in corso ma la Juve è estranea alla vicenda dell'esame di Suarez, che il giocatore ha deciso di affrontare nonostante la Juve avesse già comunicato la volontà di non tesserarlo», ha infine chiosato il 44enne dirigente bianconero.

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