Secondo indiscrezioni pubblicate dalla Gazzetta dello Sport il 40enne svedese del Milan, alle prese con l'ennesima delicata operazione, vuole continuare a giocare. I soldi non sarebbero più una priorità per Zlatan.
È sempre stato un vagabondo del calcio, uno che mai ha davvero vinto il cuore dei tifosi, nonostante ovunque sia andato ha segnato valanghe di reti vincendo i più importanti campionati nazionali d'Europa.
Oggi. Zlatan Ibrahimovic è imperatore del Milan. Un ruolo cercato, voluto, a suon di gol e parole. Il peso della sua presenza fisica, il carisma nei confronti dei suoi giovani compagni, la resilienza di chi non ha mollato nonostante l'età e i continui problemi fisici. Zlatan è il simbolo dello scudetto vinto dal Milan.
Le informazioni di servizio divulgate dalla Gazzetta dello sport arrivano dunque a rinfrancare gli animi dei tifosi rossoneri, che dopo lo scudetto e il passaggio di proprietà si trovano oggi a poter sperare che il loro imperatore rimarrà a sostenere la causa del Diavolo.
Ibra vuole continuare a giocare
Secondo quanto riporta l'edizione mattutina de La Gazzetta dello Sport Ibrahimovic vuole continuare a giocare anche dopo l'operazione al ginocchio che lo terrà fuori fino al gennaio 2023. Per fare ciò potrebbe firmare un accordo con un salari fisso a cifre simboliche e una parte più sostanziosa legata a bonus personali e di squadra.
Lo svedese dovrebbe incontrarsi con i dirigenti Paolo Maldini e Ricky Massara la prossima settimana, quando lo svedese tornerà a Milano per iniziare la riabilitazione.
Zlatan ha detto chiaramente di voler continuare a giocare, quindi tutte le altre questioni, compresa quella economica, sono passate in secondo piano. Il denaro non è affatto un problema per il 40enne, che dovrebbe difatti firmare un nuovo contratto con uno stipendio «simbolico». Naturalmente potrà continuare a giocare solo se starà bene fisicamente e se il ginocchio risponderà alle cure come previsto, ma nel frattempo sembra che lui abbia già deciso.
Il Milan potrà così avere ancora il supporto del suo imperatore, colui dopo Ajax, Juventus, Inter, Barcelona, Paris Saint-Germain, Manchester United e LA Galaxy due anni fa ha deciso di tornare all'ombra del Duomo, per vincere e dimostrare che il calcio è anche una filosofia di vita: non si molla!