Il centrocampista zambiano Enock Mwepu ha dovuto improvvisamente mettere fine alla propria carriera a causa di una patologia ereditaria.
Il centrocampista dei Seagulls Enock Mwepu è stato costretto a porre fine alla sua carriera calcistica a soli 24 anni a causa di una patologia cardiaca ereditaria.
Al nazionale zambiano è stata diagnosticata una patologia che potrebbe peggiorare nel tempo e che lo metterebbe ad alto rischio di subire un arresto cardiaco potenzialmente fatale, se continuasse a giocare e allenarsi come calciatore professionista.
Mwepu aveva avuto un malore mentre era in volo per raggiungere la nazionale dello Zambia lo scorso mese di settembre. Dopo aver trascorso un primo periodo sotto osservazione in ospedale in Mali aveva fatto ritorno a Brighton per sottoporsi a ulteriori test medici, i quali hanno avuto un responso univoco: continuare a giocare a calcio è troppo pericoloso.
Giunto nell'East Sussex nell'estate del 2021, in provenienza dal RB Salisburgo Enock Mwepu, ha disputato in totale 24 presenze con i Seagulls, realizzando 2 reti e fornendo 24 assist. La sua ultima apparizione risale allo scorso 4 settembre, quando nella vittoria per 5-2 del Brighton sul Leicester City aveva assistito il compagno Moisés Caicedo per il momentaneo 2-1.
«Alcuni sogni finiscono»
«Un ragazzo di una piccola cittadina dello Zambia chiamata Chambishi è stato forte nel seguire il suo sogno di giocare a calcio ai massimi livelli e, per grazia di Dio, ha vissuto il suo sogno raggiungendo la Premier League», ha commentato questa mattina lo stesso giocatore su Twitter.
«Alcuni sogni però finiscono - ha proseguito il 24enne - quindi è con tristezza che annuncio di dover di appendere gli scarpini al chiodo a causa dei pareri medici ricevuti. Questa però non è la fine della mia vita nel calcio, ho intenzione di rimanervi coinvolto in qualche modo».
Le parole del Medico
«È un brutto colpo per Enock, ma deve mettere al primo posto la sua salute e la sua famiglia e questa è la scelta giusta, per quanto sia difficile abbandonare il gioco che tanto ama» ha commentato sul sito ufficiale della società inglese Adam Brett, responsabile del settore medico del Brighton.
«Naturalmente, trattandosi della carriera di Enock e di una decisione che non può essere presa alla leggera - ha proseguito il medico - ci siamo presi il tempo necessario per essere il più accurati possibile, completando indagini cardiache avanzate e collaborando con esperti clinici per ottenere le migliori seconde opinioni».
«Siamo devastati per Enock»
Anche il presidente del Brighton, Tony Bloom, ha commentato la brutta notizia, giunta come un fulmine a ciel sereno. «Siamo tutti assolutamente devastati per Enock. Nelle scorse settimane lui e la sua famiglia hanno vissuto un periodo traumatico e, anche se siamo grati che si sia ripreso, si è visto stroncare la carriera in così giovane età...».
«Come club gli daremo tutto l'amore, l'aiuto e il sostegno possibile per riprendersi completamente e poi per decidere quali passi intraprendere in futuro», ha concluso il presidente dei Seagulls.