Dopo soli 120 minuti L'ex portiere del Lugano è stato scaricato dall'Ascoli 

bfi

6.2.2023

Noam Baumann 
Noam Baumann 
KEYSTONE

A 26 anni, la carriera di Noam Baumann, che bene aveva fatto con la maglia del Lugano, sembra tutt'altro che decollata.

bfi

6.2.2023

Era stato lasciato a piedi dal Lugano al termine della scorsa stagione. Per Baumann era cominciata così la ricerca di un nuovo club, un datore di lavoro che gli permettesse di continuare a essere un calciatore, professionista. Dopo diversi mesi di ricerca, ecco che l'ex portiere del Lugano trova l'interesse dell'Ascoli, società di Serie B italiana.

Un contratto fino a fine stagione in corso, con la possibilità di prolungare per altri due anni. Per il 26enne è iniziata così una nuova avventura; l'italiano l'aveva imparato nei quattro anni trascorsi in Ticino.

Un inizio che faceva ben sperare per Baumann: subito in porta nella gara contro il Perugia - persa per 1-0 - lo svizzero viene schierato anche la settimana successiva, contro il Parma di Gigi Buffon. Purtroppo però, al termine del primo tempo, il 26enne s'infortuna a una caviglia, e da quel giorno di fine settembre, l'ex numero 1 del Lugano non viene più impiegato da Bucchi.

Alcuni giorni fa, arriva la notizia inaspettata: l'Ascoli Calcio si separa da Noam Baumann. Il contratto è stato risolto di comune accordo.

Ecco il comunicato ufficiale:  «L’Ascoli Calcio 1898 FC S.p.A. comunica la risoluzione consensuale del contratto con Noam Baumann. Il portiere svizzero, arrivato all’Ascoli nel settembre scorso dopo l'infortunio occorso a Leali, è sceso in campo due volte contro Perugia e Parma, match quest'ultimo in cui si infortunò alla caviglia. A Noam l'in bocca al lupo dell'Ascoli Calcio e l'augurio per i migliori successi».

Ricomincia così per Baumann la ricerca di un club che gli permetta di fare il calciatore.

Cresciuto nelle giovanili del Lucerna, sempre inserito nelle varie selezioni nazionali giovanili, a 20 anni Baumann pensava di poter finalmente fare il passo decisivo nel calcio dei grandi, a Lucerna. Il mondo invece deve essergli crollato il mondo addosso quando Andy Egli, allora responsabile della squadra Under 21, gli aveva detto che non aveva più bisogno di lui.

Baumann non si è lasciato abbattere, ha creduto in se stesso: dapprima con lo Zugo94 e poi, nel 2016, è arrivata la chiamata del Wil. La squadra sangallese, era appena stata acquistata da un gruppo d'investitori turchi che volevano trasformare il club di Challenge League in un top club svizzero. Le cose andarono diversamente, ma il Lugano lo aveva adocchiato e lo aveva portato in Ticino. Con i bianconeri Noam ha disputato quasi cento partite e sembrava oramai fatta. E invece...

Oggi la ricerca di un club per il portiere ricomincia da capo. È finita dopo soli 120 minuti e due presenze, la prima avventura all'estero del portiere svizzero.