L'Italia si prepara ai playoff Mancini su Balotelli: «Nessuna promessa, non siamo disperati»

bfi

27.1.2022

Roberto Mancini 
Roberto Mancini 
KEYSTONE

In vista dei playoff di qualificazione per Qatar 2022 il ct della nazionale italiana ha richiamato anche Mario Balotelli, e altri ancora. Ma non si tratta di decisioni definitive, come ricorda Mancini.

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ll commissario tecnico della nazionale italiana ha presentato lo stage di Coverciano: due giorni per studiare nuove e vecchie conoscenze in vista dei playoff di marzo, che vedranno gli Azzurri incontrare dapprima la Macedonia del Nord (24 marzo) e in caso di vittoria, cinque giorni dopo, la vincente tra il Portogallo di Ronaldo e la Turchia.

Mancini sa di dover fare a meno della sua migliore punta, quel Federico Chiesa operato al ginocchio che dovrà stare lontano dai campi per mesi ancora, e così ha chiamato a rapporto 10 attaccanti da visionare. 

Roberto Mancini, nella sua presentazione è stato chiaro, ha parlato di un'opportunità di crescita: «Sono due allenamenti, oggi e domani e poi la partitina venerdì mattina. Proveremo un po' di situazioni tattiche differenti, sono due giorni non tanti».

Il nome che ha generato più reazioni tra i 35 della lista è certamente quello di Mario Balotelli, che a 31 anni, dopo una pazza carriera, si vede proporre una nuova possibilità per tornare a vestire la maglia azzurra, con la quale l'attaccante dell'Adana Demirspor ha già  segnato 14 reti in 36 presenze. 

Punzecchiato proprio su Super Mario il ct dell'Italia non si è certo nascosto:  «A livello tecnico lui è sempre stato bravo, bisogna vedere come sta fisicamente. Noi lo abbiamo perso un po' di vista e vederlo dal vivo un paio di giorni può essere molto più utile. Poi un giocatore deve anche integrarsi in un gruppo già costruito, questo è un altro aspetto importante. È stato chiamato, così come gli altri. Siamo curiosi di rivederlo dopo un po' di tempo: va valutato in allenamento e va visto dal vivo per capire. Non mi deve promettere nulla, come io non devo promettere nulla a lui. Credo sia felice di essere qui e lo valuterò, tutto qui».

Perché è proprio davanti che Mancini deve trovare soluzioni: «Sul centravanti, dobbiamo essere pronti a tutto: tra ottobre e novembre ci siamo trovati con tanti infortunati, spero di averli tutti a disposizione. Solo questo. Se li abbiamo tutti a disposizione sono abbastanza tranquilli».

Mancini ha parlato anche degli altri nuovi volti, come Joao Pedro, che il ct conosce bene perché è in Italia da tanti anni, Luiz Felipe, ritenuto «un grande difensore e può avere un grande futuro nella nazionale italiana». Poi c'è Sensi, Zaniolo, uno che ha il fisico per giocare in attacco e Scamacca, che secondo il Mancio «ha qualità tecniche e fisiche» e sta facendo gol con continuità e «questo è importante per un ragazzo giovane. Tutto può essere, ci può stare che possa giocare». 

Naturalmente tutto dipenderà da quanto in forma i diversi candidati arriveranno all'appuntamento di marzo, importantissimo, in quanto una sconfitta - la prima o la seconda - significherebbe l'esclusione dal Mondiale ... e nella vicina penisola ciò significherebbe una vera e propria tragedia sportiva.