Il presidente del PSG Nasser Al-Khelaïfi è oggetto di una seconda indagine per lavoro non dichiarato a seguito della denuncia del suo ex maggiordomo marocchino Hicham Karmoussi.
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- Il presidente del PSG, Nasser Al-Khelaïfi, è oggetto di un'indagine per lavoro non dichiarato e sfruttamento di persone vulnerabili, a seguito della denuncia del suo ex maggiordomo, Hicham Karmoussi.
- Karmoussi sostiene di aver lavorato a tempo pieno per Al-Khelaïfi senza un contratto e di aver nascosto documenti confidenziali per evitare che fossero scoperti durante una perquisizione.
- Una fonte vicina a Al-Khelaïfi difende il presidente del PSG accusando Karmoussi di estorsione.
Il Ministero pubblico ha confermato che la denuncia del signor Karmoussi è stata «affidata alle indagini del commissariato del 16esimo "arrondissement"».
«L'accusa riguarda, secondo le parole del querelante, possibili infrazioni di lavoro non dichiarato e sfruttamento di persone vulnerabili», ha voluto precisare il procuratore parigino.
L'avvocato del signor Karmoussi, Antoine Ory, ha indicato all'AFP di essersi costituito parte civile e di attendere la nomina di un giudice istruttore.
Documenti nascosti in caso di perquisizione
Nella denuncia dello scorso mese di marzo, l'ex tennista professionista di 48 anni sosteneva di aver iniziato a metà degli anni 2000 ad assistere Nasser Al-Khelaïfi, per poi diventare collaboratore «a tempo pieno» a partire dal 2011, anno in cui il suo capo assunse la presidenza del PSG. Tutto ciò senza un contratto di lavoro e risiedendo presso di lui.
Le condizioni di lavoro e di vita presso l'abitazione di Nasser Al-Khelaïfi «si sono degradate» a partire dal 2015, ha affermato l'ex maggiordomo.
Karmoussi sostiene inoltre che nel 2017 ha «custodito», su richiesta del suo capo, diversi documenti confidenziali tra cui «una chiavetta USB contenente numerosi contratti conclusi» con Jérôme Valcke, l'ex segretario generale della FIFA, al fine di evitare che fossero ritrovati durante una perquisizione.
«Un tentativo di estorsione»
Una fonte vicina al numero uno del PSG ha replicato a questa denuncia definendo il signor Karmoussi un «criminale», accusandolo di aver «tentato di fare estorsione», il che potrebbe portarlo a essere perseguito in un procedimento separato. Per ora nessuno nell'entourage di «NAK» ha commentato gli ultimi sviluppi della vicenda.
La presunta vittima era già stata ascoltata pure come testimone nell'indagine sulle condizioni di assegnazione dei Mondiali 2022, costituendosi parte civile in un altro procedimento aperto dopo la denuncia del lobbista Tayeb Benabderrahmane, apparentemente sequestrato in Qatar - sequestro presumibilmente orchestrato da Nasser Al-Khelaïfi.
Il presidente del PSG ha però sempre negato ogni suo coinvolgimento.
Secondo «L'Equipe» e «Le Monde» un'altra indagine preliminare per lavoro non dichiarato ai danni di Nasser al-Khelaïfi era già stata sporta a metà gennaio 2023 da un altro ex consulente.