Licenziato dalla Salernitana Pippo Inzaghi, da rapace dell'area a collezionista di esoneri: «Non c'è stata trasparenza»

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13.2.2024

Filippo Inzaghi
Filippo Inzaghi
KEYSTONE

Filippo Inzaghi, è stato esonerato dalla Salernitana, ultima in Serie A. L'Ex super attaccante di Milan e Juventus, a differenza del fratello Simone, ha già vissuto diverse volte l'esperienza di essere sollevato dal suo incarico di allenatore.

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Hai fretta? blue News riassume per te

  • Filippo Inzaghi è stato esonerato domenica 11 febbraio dal suo incarico quale allenatore della Salernitana.
  • La formazione campana è ultima nella classifica di Serie A.
  • Al posto di Inzaghi, dovrebbe subentrare Fabio Liverani.

Anni fa Emiliano Mondonico aveva detto di lui: «Non è Inzaghi a essere innamorato dei gol, sono i gol a essere innamorati di lui».

Oggi, la sua carriera di allenatore ha subito un'altra battuta d'arresto, l'ennesima. La Salernitana, in difficoltà in Serie A, ha infatti annunciato il licenziamento di Pippo Inzaghi con un comunicato ufficiale.

«La Salernitana comunica di aver sollevato dall'incarico l'allenatore della prima squadra Filippo Inzaghi», ha dichiarato il club in un comunicato. «La società ringrazia l'allenatore per il suo impegno e gli augura il meglio per il futuro della sua carriera».

Inzaghi era stato nominato nell'ottobre del 2023 per sostituire Paulo Sousa, ma il vincitore della Coppa del Mondo del 2006 ha vinto solo due partite su sedici alla guida dei Granata, pareggiandone quattro e perdendone dieci. La Salernitana è in fondo alla classifica della Serie A con soli 13 punti in 24 partite. Ha la difesa più battuta del campionato con 47 gol subiti.

Arriva Liverani

Secondo diverse fonti, sarà Fabio Liverani a sostituire Inzaghi alla guida dei Granata.

La lettera d'addio ai tifosi granata e le critiche alla dirigenza

All'indomani dell'esonero, Superpippo ha fatto sentire la sua tramite tramite Instagram.

«Il momento della separazione è sempre complicato, specie quando si subisce la decisione. Salerno in pochi mesi mi è entrata dentro. In giro per le strade, tifosi e gente comune mi fermano, con rammarico e dispiacere, per un saluto, una foto, una stretta di mano. L’unica parola che ora sento di dire dal cuore è: «grazie» ...

«Confermo che per due volte ho provato a scuotere l’ambiente dall’interno, paventando le mie dimissioni ma sono sempre stato persuaso a continuare perché infondo anche per me vale una sola frase: FINO ALLA FINE».

La lettera continua cambiando leggermente tono, nei confronti di chi, Inzaghi si è sentito tradito.

«Ho sposato il progetto con trasparenza e quest’ultima è ciò che avrei voluto, soprattutto sul mercato che, a mio avviso è stato tardivo e non in linea. A poco servono oggi le frasi consolatorie del direttore Sabatini, anche perché non vedo il senso di chiedere scusa su un proprio errore e tagliare la testa ad un altro».

«Io vivo per il calcio e per la lealtà», aggiunge in conclusione il 50enne.  

Filippo e Simone, due fratelli uniti dall'amore per il calcio

Se il primo, che ha vestito tra le altre le maglie di Milan e Juventus, è stato uno degli attaccanti più prolifici e dominanti della sua generazione, il secondo, di tre anni minore, è stato un buon attaccante, al servizio della Lazio, non certo micidiale davanti alla porta come il fratello maggiore.

Entrambi hanno poi scelto la via della panchina, con risultati diversi, e stavolta i meriti si invertono.

Simone è rimasto per cinque stagioni sulla panchina della Lazio, guadagnandosi i galloni per il grande salto: l'Inter. Con i nerazzurri ora guida la classifica di Serie A, dopo aver già vinto due volte la Coppa Italia, tre Supercoppe e aver disputato la finale di Champions League, persa contro il City di Guardiola.

Milan: il primo esonero

Sulla panchina «Superpippo» ha esordito nella massima lega con il suo Milan, nella stagione 2014/15. L'annata non andrà come sperato: il Diavolo arrivò al decimo posto. 13 vittorie, 13 pareggi e 12 sconfitte generando il primo esonero in carriera.

Venezia: promozione in serie B

Inzaghi ha allenato il Venezia in Lega Pro e con i lagunari ha collezionato due ottime annate: la promozione in Serie B e poi la corsa alla Serie A, fermatasi ai playoff.

Di nuovo serie A, col Bologna: altro esonero

Nel 2018 ha trovato la panchina del Bologna, ma l'avventura è durata solo sei mesi: dopo 2 vittorie, otto pareggi e 11 sconfitte è stato esonerato.

Benevento: trionfo e tonfo

Pippo è tornato in Serie B, sulla panchina del Benevento: dopo una prima annata trionfale, al termine della quale ha conquistato la promozione in Serie A, l'anno successivo è retrocesso, decidendo così di lasciare il suo posto. 

Brescia: un altro esonero

Con il Brescia, nel 2022, «Superpippo» ha tentato di tornare in Serie A, ma 14 vittorie, 12 pareggi e cinque sconfitte non sono sufficienti per la promozione. È stato silurato a marzo, a campionato in corso.

Reggina: buona stagione in serie B, poi un nuovo esonero

L'ex attaccante ha trovato subito un'altra panchina nella serie cadetta: con la Reggina ha vissuto un buon campionato, concludendo al settimo posto. Prestazione che gli è valsa la chiamata della Salernitana, in Serie A, durata appunto fino a domenica 11 febbraio.