L'ex capitano del Lugano si è espresso per la prima volta da granata davanti alla stampa. Insieme a lui anche il presidente Brenno Martignoni.
Nuovo giocatore del Bellinzona, Jonathan Sabbatini si è presentato ai media: «Non nascondo il mio amore per Lugano, ma non nego lo stesso sentimento anche per questo Cantone che mi ha accolto ormai diversi anni fa. Col passare del tempo e discutendone con la famiglia si è fatta più forte la volontà di rimanere qui».
Per l'ormai ex capitano del Lugano, non cambiare cantone era la priorità: «Non ci fosse stato il Bellinzona, allora avrei scelto il Paradiso».
«Gli ultimi mesi sono stati particolari, anche difficili, a maggior ragione dopo il rigore fallito nella finale di Coppa Svizzera. Ma l'affetto di tutta la gente è stato incredibile. Sono però un professionista e ho dovuto guardare avanti: qui trovo una realtà che ho seguito con piacere», ha proseguito.
Grandi ambizioni
Obiettivo promozione? Niente illusioni, ma l'ambiente è positivo secondo Sabbatini: «Non si vuole lasciare nulla al caso qui a Bellinzona, la qualità e la fame ci sono. Conosco bene la realtà, così come le intenzioni e l’ambizione della famiglia Bentancur. Sarebbe bello avere due squadre ticinesi in Super League».
Seduto al fianco dell'uruguaiano durante la conferenza stampa, il presidente Brenno Martignoni è parso entusiasta della rosa costruita: «Abbiamo una squadra che rappresenta un buon mix di giocatori esperti con una forte personalità e di giovani desiderosi di mettersi in mostra, e alla base c’è una qualità importante».
Parole di apprezzamento anche verso mister Benavente ed i suoi collaboratori: «Devo dire che pure lo staff tecnico mi ha piacevolmente sorpreso. Insomma, le premesse ci sono tutte, poi si dovrà fare i conti con altre società ambiziose come ad esempio il Thun».
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