Mentre la giustizia sportiva fa il suo corso - in seguito alla lite scoppiata in campo nel derby tra Inter e Milan - i compagni di squadra di Ibrahimovic difendono il loro leader.
La giustizia sportiva ha deciso di entrare nel merito della lite scaturita in campo tra Ibrahimovic e Lukaku nel corso della sfida di Coppa Italia che ha visto la vittoria dell'Inter per 2-1 - e il passaggio alla semifinale dove si troverà di fronte la Juventus -.
Intanto i compagni di squadra di Ibra dimostrano di stare dalla parte del loro condottiero.
Anche se Zlatan Ibrahimovic non è certo un tipo che ha bisogno di guardie del corpo il suo compagno di squadra Theo Hernandez posta un'immagine eloquente sul suo profilo twitter, supportata ad arte da un commento che dimostra quanto i giovani del Milan capiscono l'importanza del loro 39enne campione compagno di squadra.
«Dio appoggiato dai suoi soldati», recita il post che mostra 8 giocatori del Milan a difesa di Ibra, che in precedenza aveva sfidato l'avversario Romelu Lukaku.
Ibrahimovic-Lukaku, non è finita qui
Per capire meglio cosa si sono veramente detti i due 'giganti' del derby di Milano e quali saranno le conseguenze disciplinari delle offese a suon di 'vodoo' e 'madri', bisognerà aspettare che il giudice sportivo prenda in esame il referto dell'arbitro Valeri. Cosa, delle tante e prolungate offese poi sciolte in parte dell'audio nel silenzio dello stadio vuoto, ha sentito e scritto il direttore di gara? Video e parole tra i due hanno già fatto il giro del mondo, sui giornali di tutta Europa, a partire dal richiamo ai riti voodoo della mamma di Lukaku evocati da Ibrahimovic, un riferimento a quanto dichiaro' il presidente Everton ai tempi in cui i due giocavano in Premier League ("la mamma di Lukaku gli ha detto di firmare per il Chelsea, sulla base di un rito vodoo").
Ibra, espuslo, e Lukaku, diffidato e ammonito, saranno squalificati in Coppa, ma il giudice sportivo prenderà in esame anche quanto riferito dal direttore di gara, e solo in caso non vi siano certezze o informazioni sufficienti potrebbe chiedere supplemento di indagini alla procura Figc.
Una lite che era nell'aria
Lo svedese del Milan aveva già fatto intuire alla vigilia del derby che la sfida nella sfida con Lukaku avrebbe creato scintille.
Così è stato. I due colossi delle rispettive squadre, che sentono il peso della responsabilità e degli appellativi 'dio' e 're', non hanno voluto nascondersi quando le proprie squadre avevano bisogno di una scossa. La modalità di tali interventi è discutibile. Il fatto che Ibra, da una parte, e Lukaku dall'altra siano i condottieri delle due formazioni di Milano non è certo una questione opinabile.